PREVENZIONETREVISO Lezioni di rianimazione cardiopolmonare tra gli alunni delle scuole medie. E defibrillatori, forniti gratuitamente dall'Usl 2, ai Comuni in cui si terranno i...
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TREVISO Lezioni di rianimazione cardiopolmonare tra gli alunni delle scuole medie. E defibrillatori, forniti gratuitamente dall'Usl 2, ai Comuni in cui si terranno i corsi. È la sostanza della collaborazione stretta da Provincia di Treviso e Suem 118, che coordineranno il progetto di coinvolgimento dei ragazzi. Alla prima fase hanno aderito Castelfranco Veneto, Conegliano, Montebelluna e Vidor, in seconda battuta Oderzo e Valdobbiadene, ma l'auspicio è che in tutti i centri della Marca si formino giovani in grado di intervenire in caso di necessità. «Solo per dare dei numeri statistici indicativi, ogni anno si registrano 57 mila arresti cardiaci improvvisi, significa 156 ogni giorno, quindi 1 ogni 9 minuti. La cosa fondamentale ha spiegato la dottoressa Maria Luisa Ferramosca, dirigente del Suem di Treviso è saper riconoscere l'arresto cardiaco improvviso, chiamare il 118 e cominciare nel frattempo a eseguire la rianimazione cardiopolmonare». Manovre salvavita, di importanza fondamentale visto l'aumento esponenziale di infarti tra la popolazione. Non solo tra gli uomini, ma anche tra le donne. E non solo nella fascia anziana, ma anche tra i 40 e i 60 anni. Vitale anche la presenza e l'uso del defibrillatore: «È sempre più fondamentale avere persone formate all'uso di questo strumento aggiunge il presidente della Provincia Stefano Marcon che sappiamo essere un vero e proprio salvavita se si interviene in tempi ristretti». Corsi al via da oggi a sabato nelle scuole medie Giorgione di Castelfranco e al plesso di Treville, alle Grava, Cima e Collegio dell'Immacolata di Conegliano, alla scuola Papa Giovanni XXIII di Montebelluna e alla scuola media statale di Vidor. Suem che sarà protagonista dal 2019 anche di un'altra novità: si sta lavorando per attivare in via sperimentale il servizio di elisoccorso notturno anche nella Marca. Anche questo potrebbe rivelarsi un salvavita per i casi più urgenti.
Lina Paronetto
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Il Gazzettino