Prevenzione ai tumori, ecco il melanometro

Prevenzione ai tumori, ecco il melanometro
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SANITÀ
PADOVA In occasione del mese internazionale di prevenzione del melanoma, l'associazione Piccoli Punti presenta il melanometro. L'idea è del professor Carlo Riccardo Rossi, ordinario dell'Università di Padova e socio di numerose società scientifiche nazionali e internazionali, già presidente dell'Intergruppo Melanoma Italiano. Il melanometro, o calcolatore del rischio personale di contrarre un melanoma, nasce dall'esigenza di educare alla prevenzione dal melanoma e al contempo permettere una quantificazione del rischio individuale di contrarre questo tipo di neoplasia. Secondo il Registro Tumori Veneto sono 14 mila l'anno i casi di melanoma diagnosticati in Italia, con un'incidenza che si rivela, tristemente, in aumento (uomini: + 4.4% e donne: + 3.1% per anno). Di questi quasi il 10% è registrato in Veneto (1.300 annui); un dato significativo che mette il melanoma al primo posto tra i tumori che colpiscono la popolazione maschile sotto i 50 anni, nella nostra regione, e al terzo posto in quella femminile. «Molti sono i fattori di rischio che entrano in gioco, alcuni determinati dalla predisposizione individuale, quali ad esempio il colore della pelle, dei capelli, degli occhi, quello che noi chiamiamo fototipo, ma anche in casi rari, determinati da varianti genetiche proprie dell'individuo spiega il professor Rossi -. Entrambi questi fattori possono predisporre allo sviluppo di melanoma, ma il loro rischio relativo è diverso. Nella fattispecie, la persona portatrice di una variante genetica predisponente al melanoma ha un rischio molto maggiore di un individuo con pelle, occhi, capelli di colore chiaro». Nel melanometro l'utente deve rispondere ad un rapido questionario su 6 fattori di rischio, che sono il numero di nèi presenti sul proprio corpo, l'eventuale presenza di nèi atipici, il fototipo cutaneo, la storia personale (pregressi tumori della pelle o leucemia) e familiare di malattia, l'esposizione pregressa a raggi UV. Le varie risposte poi vengono collocate in un radar a bersaglio. «Esporsi al sole senza protezione solare può essere molto pericoloso continua Rossi -. Esposizioni solari intense e ricorrenti, ustioni solari, specie nell'infanzia costituiscono un fattore di rischio fondamentale e vanno quindi evitate».

Elisa Fais
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino