Preso il rapinatore di via Savona

Preso il rapinatore di via Savona
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(L.I.) L'ordine è stato impartito direttamente dallo Sco, il Servizio centrale operativo della Polizia di Stato. Per dieci giorni le questure italiane e in particolare le Squadre mobili hanno avuto una sola priorità. Fare piazza pulita di tutti i pregiudicati destinatari di provvedimenti restrittivi. Una precauzione quantomai necessaria in un momento così delicato per i continui allarmi di stampo terroristico. Gli uomini della sezione catturandi della Mobile guidata da Giorgio Di Munno hanno dovuto fare gli straordinari nel raccogliere informazioni, individuare i malviventi e assicurarli alla giustizia. Alla fine sono caduti in sette nella rete della polizia padovana. Gli agenti sono scesi fino a Catania, in quartiere San Cristofaro, nota fucina di rapinatori, per dare esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Marco Guerrera, 29 anni, del posto. È accusato di aver assaltato lo scorso 17 febbraio, assieme ad un complice già arrestato, l'agenzia di via Savona del Monte dei Paschi di Siena. La cassiera venne minacciata con un coltello alla gola e fu costretta a consegnare il contante contenuto in cassa. Il bottino del colpo fu di 3.300 euro.

I poliziotti della catturandi sono poi riusciti a scovare in città due coniugi nigeriani, destinatari di un mandato di cattura internazionale emesso dall'autorità giudiziaria belga. Godmin Idheen, 37 anni, e la moglie Osazee Egbenayaliya, di 28, sono indagati per riduzione in schiavitù. I nigeriani sono comunque riusciti a schivare il carcere. La Corte d'Appello di Venezia ha convalidato gli arresti tramutandoli in obblighi di firma in questura per tre volte la settimana.
Era una vecchia pendenza quella che ha finito per incastrare Mohamed Mardi, 29 anni, marocchino senza fissa dimora. La polizia era al corrente del fatto che il magrebino gravitava dalle parti di Brugine. È stato arrestato nel piccolo centro della Saccisica,in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare per una rapina risalente al 2010. Un provvedimento restrittivo, per detenzione e spaccio di stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale, pendeva invece sul capo di Abderrazak Chaanbi, 19enne marocchino. La polizia l'ha catturato nel suo covo di via Dini.

Chiudono l'elenco due pregiudicati raggiunti da altrettati ordini di carcerazione. Abudlaye Yusuf, 32enne nigeriano con precedenti per spaccio, deve scontare un anno e due mesi mentre Bayrem Geurtatani, 36 anni, tunisino, dovrà farsi un anno di galera per spaccio e resistenza a pubblico ufficiale. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino