IN MANETTETREVISO Uno fermo sotto un lampione, l'altro che scavava a mani nude nel parchetto verde. Il comportamento dei due individui ha insospettito poliziotti e carabinieri,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TREVISO Uno fermo sotto un lampione, l'altro che scavava a mani nude nel parchetto verde. Il comportamento dei due individui ha insospettito poliziotti e carabinieri, impegnati in una ronda per prevenire lo spaccio e il consumo di stupefacenti. I tutori dell'ordine si sono così avvicinati e quello che scavava, notati i poliziotti, ha cercato di disfarsi di due involucri, che poi si è scoperto contenevano 80 grammi di marijuana. A cadere in trappola due nigeriani: il primo, quello pescato con la droga in mano, è stato bloccato. Si tratta del 25enne O.J, disoccupato, regolare in Italia, di Treviso, al quale gli investigatori hanno contestato l'ipotesi d'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. L'uomo è stato poi arrestato e trasferito in cella di sicurezza. Molto probabilmente sarà processato per direttissima. Il complice, disoccupato di 30 anni, è stato invece denunciato. Anche a lui gli investigatori hanno contestato la detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.
La retata è scattata nel pomeriggio di venerdì ed è stato il blitz più significativo della giornata. L'operazione antidroga si è svolta in un'area verde lungo il Sile, all'altezza di via Trento e Trieste. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della Polizia la marijuana sarebbe stato destinato al consumo dei consumatori, soprattutto giovanissimi, che frequentano le zone dello spaccio di Treviso, nella maggioranza gestite da nordafricani. Da quanto emerso la marijuana avrebbe dovuto essere consegnata ad alcuni consumatori, poi spariti, che attendevano la consegna nei giardinetti vicino alla stazione.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino