TREVISO - Erano appostati in via Roma, a Treviso, in attesa di distribuire dosi di marijuana a potenziali clienti che di certo non mancavano. A mandare a monte i loro traffici è...
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Il comportamento sospetto dei giovani ha attirato l'attenzione della pattuglia: i due se ne restavano fermi nella zona semideserta, a tarda sera, senza motivo apparente. Quando è scattato il controllo è emerso chiaramente il motivo della loro presenza lì, nel principale crocevia dello smercio di droghe, soprattutto leggere della città. I militari hanno perquisito entrambi e hanno trovato quanto sospettavano di trovare. Durante i controlli hanno dovuto utilizzare delle torce a causa di un guasto eletrrico che ha lasciato la zona al buio. Uno dei richiedenti asilo nascondeva sette grammi di marijuana, l'altro quattro grammi. Non un grande quantitativo (undici grammi in tutto) ma sufficiente per far scattare la denuncia.
I carabinieri non hanno trovato solo droga, ma anche altro, tra cui un iPhone 6S, uno smartphone del valore di diverse centinaia di euro che ad un controllo è risultato rubato pochi giorni fa, lo scorso 8 settembre, a Jesolo. Il furto era stato immediatamente denunciato alle forze dell'ordine: il proprietario, già nei prossimi giorni, potrà tornare in possesso del suo telefono.
Proprio alla luce di questi, ennesimi, episodi i controlli da parte delle forze dell'ordine continueranno anche nelle prossime settimane; lo spaccio nella zona di via Roma, nonostante i continui interventi, sembra essere un fenomeno ancora difficile da eliminare definitivamente.
Emerge chiaro anche il sempre più frequente impiego dei richiedenti asilo che vivono nella nostra provincia da parte di chi muove i fili e coordina la rete del microspaccio in centro storico.
Nicola Cendron
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Il Gazzettino