IL PROGETTOTREVISO Il mega Risiko impostato da Ca' Sugana e il Demanio prende quota. Da lunedì inizierà un monitoraggio degli immobili di proprietà comunale: dagli appartamenti...
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TREVISO Il mega Risiko impostato da Ca' Sugana e il Demanio prende quota. Da lunedì inizierà un monitoraggio degli immobili di proprietà comunale: dagli appartamenti ai palazzi storici. Stessa cosa faranno i tecnici del Demanio, che stileranno un elenco del loro patrimonio immobiliare presente in città. Tempo un mese e ci sarà un secondo incontro, dopo quello di giovedì scorso nell'ufficio del sindaco Mario Conte, in cui si incroceranno le varie disponibilità: «Confronteremo le nostre esigenze, il valore degli immobili e il loro utilizzo - conferma il sindaco - e poi valuteremo. Noi abbiamo un progetto». Questo nuovo Risiko non ha ancora i contorni chiarissimi, anche se alcuni palazzi già sul tavolo hanno un discreto valore: si va dallo storico edificio di proprietà demaniale che confina con il museo di Santa Caterina, e che il Comune vorrebbe finalmente avere, alla Dogana, che invece interessa al Demanio. Ma queste sono solo manovre marginali, in arrivo c'è dell'altro. Ca' Sugana è infatti disposta a cedere alcuni suoi gioielli come Palazzo Scotti, che potrebbe passare al Demanio con una manovra simile a quella che ha portato alla cessione, sempre a un'agenzia dello Stato, della Prefettura. La carne al fuoco è tanta, le cifre in ballo molto alte. E una manovra del genere non può fare altro che sollevare mille discussioni.
ABITUDINE
Molto interessato è Roberto Grigoletto, consigliere comunale del Pd ed ex vicesindaco. L'idea di un nuovo Risiko lo solletica, ma gli suggerisce anche una battuta: «Evidentemente è destino che ogni amministrazione comunale che arrivi a Ca' Sugana voglia fare il proprio Risiko, ormai è quasi uno sport». Chiari i riferimenti al primo Risiko tra Comune, Provincia e Fondazione Cassamarca che ha visto passare di mano ex Tribunale, Prefettura e vari milioni di euro; poi il secondo targato Manildo culminato nel trasferimento di una fetta di uffici comunali all'Appiani e adesso lo scambio col Demanio. «Un'operazione del genere potrebbe anche avere aspetti positivi e di certo non faremo barricate come hanno fatto loro per le vendita dalla Prefettura - continua Grigoletto - però vorremmo conoscere anche il progetto del sindaco, che nessuno ha visto e quindi i dubbi restano. Però lo vorrei tranquillizzare: la mappatura del patrimonio immobiliare l'abbiamo già fatta noi, quando siamo arrivati non c'era niente. Insomma: è già tutto pronto».
EX CASERMA SALSA
Luigi Calesso (Unione Civica) pone invece l'accento su un aspetto del nuovo Risiko: il trasloco dall'ex caserma Salsa di Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate oggi ospitate all'Appiani: «In che quadro si inserisce il nuovo risiko? - si domanda - il sindaco si rende conto di che cosa significa il parziale svuotamento dell'ex-Appiani se lo lasciano Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza? Dopo aver sopportato lo svuotamento del centro a favore della Cittadella delle Istituzioni avremo anche un problema di edifici vuoti o semivuoti in quell'area con tutte le conseguenze che ciò comporta? A me pare che questa mancanza di progettualità complessiva, di una visione organica del futuro della città sia una delle cifre dei primi 100 giorni del sindaco Conte».
Paolo Calia
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Il Gazzettino