Premio Masi ai veneti Luxardo e Citran

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Cultura e industria, cinema e antica sapienza nella produzione di liquori. Vincitori del premio Masi Civiltà veneta i padovani Roberto Citran (nella foto) e Piero Luxardo, il primo, come recita la motivazione della giuria, attore di grande versatilità conosciuto in Italia e all'estero per la sua ricca carriera cinematografica, il secondo rara figura di imprenditore e intellettuale, presidente dell'omonima azienda di distillati di tradizione e docente di Letteratura italiana del Novecento al Bo. Lo stesso riconoscimento è stato assegnato al bergamasco Nando Pagnoncelli, sondaggista tra i più autorevoli e influenti, un vero rabdomante del sociale che usa gli strumenti della scienza. Come è stato ricordato ieri, a Verona, durante l'annuncio dei vincitori, l'attribuzione dei premi avviene in coincidenza di due eventi di particolare importanza: l'assegnazione delle Olimpiadi invernali del 2026 al tandem Milano-Cortina e il riconoscimento delle colline del Prosecco superiore docg come patrimonio dell'Umanità da parte dell'Unesco. Ha affermato Sandro Boscaini, presidente di Masi: «Due speranze divenute ora certezza, che ci consegnano un'occasione straordinaria per prendere coscienza del nostro territorio e per garantirgli quel risalto planetario cui ambisce». Citran ha interpretato un ampio ventaglio di personaggi diretto da noti registi, tra cui Carlo Mazzacurati, Andrea Segre e Antonio Padovan. «Numerosi i film di successo internazionali - si legge ancora nelle motivazioni del premio - come il Mandolino del capitano Corelli e Hotel Rwanda. Piero Luxardo rappresenta un casato di imprenditori dalla lunga e tormentata storia, presente dall'inizio dell'Ottocento a Zara, in esilio a Padova in drammatiche circostanze nel secondo dopoguerra. Presiede il comitato di gestione del premio Campiello». Il premio internazionale Civiltà del vino è stato assegnato alla coreana Jeannie Cho Lee, prima asiatica a conseguire il titolo di Master of Wine: attraverso la sua attività ha costituito un ponte culturale tra Oriente e Occidente, educando all'apprezzamento del vino, al suo consumo moderato, e al suo incontro con le tradizioni e il tessuto sociale dei mercati asiatici, nuova frontiera del nostro prodotto più emblematico. Cerimonia di premiazione a Verona il 28 settembre. (d.vet)

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Il Gazzettino