Prelievo sulla plastica da 1 euro a 40 centesimi Stangata sulla fortuna

Prelievo sulla plastica da 1 euro a 40 centesimi Stangata sulla fortuna
IL FOCUSROMA Toccherà di nuovo al settore dei giochi pagare il conto della manovra. Dopo la stretta da 600 milioni già inserita nella prima versione della manovra, dopo il...

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IL FOCUS
ROMA Toccherà di nuovo al settore dei giochi pagare il conto della manovra. Dopo la stretta da 600 milioni già inserita nella prima versione della manovra, dopo il vertice di ieri il settore sarà chiamato a fornire altri 300 milioni. Si tratta di una parte, consistente, necessaria a ridurre e far slittare due delle tasse inserite nella legge di Bilancio e sulle quali si è consumato lo scontro politico: la tassa sulla plastica e quella sulle bibite zuccherate.

I BALZELLI
I due balzelli saranno sostituiti con una stangata sulle vincite alle scommesse. La tassa sulla fortuna, che oggi è del 12% e si applica soltanto sulle vincite superiori a 500 euro, salirà fino al 20% e il prelievo partirà dai 200 euro per le Videolotterie (le nuove slot machine), mentre rimarrà il limite dei 500 per gli altri giochi, compreso il Gratta e Vinci.
Ci sarà poi, anche una ulteriore stretta sul prelievo unico erariale, le tasse che i concessionari devono pagare sulla raccolta dei giochi. Per le Awp, ossia le slot machine di prima generazione, sarà aumentato di un altro mezzo punto fino al 23,5%. I 300 milioni che il governo punta a recuperare attraverso questa misura, servirebbero a finanziare uno slittamento di sei mesi, fino a ottobre del prossimo anno, della tassa sulle bevante zuccherate oltre a una riduzione del prelievo e a uno slittamento anche per la tassa sulla plastica. L'applicazione di quest'ultima dovrebbe partire soltanto a luglio del 2020 e, inoltre, il prelievo dovrebbe scendere dall'euro al chilogrammo attualmente previsto, fino a 40 centesimi. In pratica la stessa tariffa prevista dalle direttive comunitarie che stanno per entrare in vigore.
Unionplast, la Federazione delle imprese della gomma e della plastica, ha comunque bocciato anche questa soluzione definendola soltanto «di facciata».
Andrea Bassi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino