UDINE - Due anni e 200 euro di multa, con i doppi benefici della sospensione condizionale della pena e non menzione. È la pena patteggiata per l'ipotesi di truffa dall'allora...
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Prelievi di qualche centinaio o qualche migliaio di euro per volta, effettuati, secondo l'accusa, su contabili firmate in bianco o con false firme. Le indagini, condotte dal pm Viviana Del Tedesco e dalla Guardia di finanza di Udine, erano partite a seguito della denuncia sporta in Procura dai clienti, l'ex fidanzata e i familiari, assistiti dall'avvocato Maurizio Paniz. Secondo l'accusa, il funzionario di banca avrebbe movimentato una somma di oltre 1 milione di euro in otto anni, dal 2004 al 2012, dal conto della donna e dei familiari. Ma parte dei fatti, tutti quelli antecedenti al febbraio 2010, erano già risultati prescritti al termine delle indagini preliminari. Secondo gli inquirenti, inoltre, per occultare la reale situazione finanziaria del patrimonio, depauperato dalle movimentazioni di denaro, avrebbe predisposto false rendicontazioni, anche sulla situazione degli investimenti. L'uomo era stato licenziato a seguito della vicenda e non è più dipendente dell'istituto di credito. Dopo essersi avvalso della facoltà di non rispondere nell'interrogatorio davanti al pm, al termine delle indagini preliminari il funzionario di banca, assistito dall'avvocato Giovanni Adami, ha scelto la via del patteggiamento per chiudere la vicenda penale che lo riguardava. L'accordo di applicazione pena concordato con il pm titolare del fascicolo, il secondo formulato dopo una prima istanza rigettata dal giudice, è passato ieri al vaglio del gup del tribunale di Udine Daniele Faleschini Barnaba che lo ha accolto.
Elena Viotto
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Il Gazzettino