«Preciso e diligente, era molto maturo»

«Preciso e diligente, era molto maturo»
Era un silenzio surreale quello che regnava ieri mattina all'istituto...

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Era un silenzio surreale quello che regnava ieri mattina all'istituto agrario Della Lucia dove Sebastiano Bortolin studiava. Era al quinto anno e si apprestava ad affrontare l'esame di maturità. Quando le insegnanti sono entrate in aula, era visibile sul volto di tutti il profondo dolore e il vuoto che la scomparsa di Seba ha lasciato tra i compagni di cui era rappresentante. «Era un ragazzo solare, intelligente, molto impegnato lo ricordano le docenti - Generoso, disponibile con tutti ma anche critico in senso costruttivo». I suoi amici non sono riusciti a stare in quella classe. I pensieri volavano troppo veloci. Tutti fuori a camminare, a prendere aria per cercare di riordinare le idee e darsi un perché di quello che è successo. «Era forse uno dei più maturi tra noi ricordano i compagni - Guardava già al futuro. Aveva infatti da poco preso la patente ma aveva già acquistato i libri per prepararsi ai test di accesso all'università. Sebastiano era uno degli studenti che avevano svolto un'esperienza all'estero». Le insegnanti raccontano che Seba era talmente diligente che se aveva un compito in classe ma doveva uscire prima da scuola per un allenamento o una gara chiedeva di poter fare la verifica prima. Sul suo banco, ieri mattina, sono state poste alcune primule, portate dai suoi compagni di classe ma anche dagli altri studenti, perché Sebastiano era ben voluto da tutti. «Siamo in contatto con la mamma ha detto il dirigente Ezio Busetto e cercheremo di capire come poterle stare vicino in questo momento così difficile per lei. Organizzeremo probabilmente un pulmino per andare al funerale e poi, come richiesto dai suoi compagni, cercheremo il modo migliore per ricordarlo all'interno dell'istituto». «Sebastiano si dedicava anima e corpo all'atletica e il suo inizio di stagione era sicuramente di buon auspicio per un'ottima annata che poteva superare la già bellissima dell'anno scorso». Sebastiano aveva infatti conquistato, da meno di un mese, il titolo regionale nella staffetta 4x200. «Quattrocentista nel fisico, nella testa e nell'anima: una persona che non si risparmiava e che dava sempre il massimo. Il suo impegno e zelo nell'attività lo rendono un esempio per i compagni e anche per me. Era e resterà un punto di riferimento per tutti», lo ricorda Donato Madonna, un atleta che nel tragico pomeriggio dell'incidente ha svolto l'allenamento insieme a Sebastiano. «Era un ragazzo solare aggiunge - Era volenteroso, presente a tutti gli allenamenti dove cercava di dare sempre il massimo. Era molto bravo nella sua specialità per questo puntava sempre in alto; quando non riusciva a ottenere l'obiettivo che si era prefissato si rattristava ma poi tornava più forte e combattivo di prima». I due ragazzi si sono salutati alle 16.50 circa: «Mi ha detto Ci vediamo la settimana prossima. Ma poche ore dopo ho appreso della tragedia».

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Il Gazzettino