Pozzo profondo 320 metri per bere acqua senza atrazina

Pozzo profondo 320 metri per bere acqua senza atrazina
Una bozza d'accordo siglata negli scorsi giorni, la tabella di marcia che Hydrogea conta di seguire pedissequamente e una speranza (doppia) per tutti i cittadini di Pordenone e...

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Una bozza d'accordo siglata negli scorsi giorni, la tabella di marcia che Hydrogea conta di seguire pedissequamente e una speranza (doppia) per tutti i cittadini di Pordenone e dintorni: bere e utilizzare acqua più sana e pagarla di meno. Tutto possibile, stando a quanto è trapelato dai vertici della società che gestisce in città l'approvvigionamento idrico. Il progetto è legato ai nuovi pozzi che pescheranno acqua pulita in profondità. La prima stretta di mano c'è stata e contiene ossigeno puro per il piano presentato dal direttore operativo di Hydrogea, Mauro Trevisan. L'intervento, infatti, sarà finanziato con due milioni di euro dalla Protezione Civile. Non ci saranno lunghe attese per reperire i fondi: ci sono già e saranno utilizzati in breve tempo. Garantiranno la fattibilità del più importante progetto di riqualificazione del pescaggio delle acque in città da molti anni a questa parte.

Ecco la scansione temporale dell'intervento. Si parte subito, con la sistemazione del secondo pozzo Protezione civile nella zona di via San Daniele. Entro Natale i lavori saranno finiti e l'acquedotto di Pordenone nord avrà a disposizione una seconda fonte profonda 196 metri e praticamente libera dai metaboliti dell'atrazina riscontrati nei pescaggi fino a 180 metri. La fase due, invece, inizierà il prossimo anno. Sarà realizzato ex novo, nella stessa zona, un pozzo profondo 320 metri che pescherà dalle falde più profonde e conseguentemente più sicure. Così il vecchio pozzo Fehlmann, che oggi pesca l'acqua a 45 metri di profondità (quindi con valori riferiti ai metaboliti dell'atrazina spesso fuori norma) e che ha bisogno di un'aggiunta di liquido da parte dell'altro pozzo in funzione (il Protezione civile 1) per garantire la potabilità, rimarrà solo un pozzo d'emergenza, migliorato tra l'altro con filtri ai carboni attivi.
Infine l'intervento in via Fornace. I lavori riguardano la realizzazione di un pozzo-spia di 400 metri, che sonderà la possibilità di costruire un altro grande serbatoio di acqua pulita nei prossimi tempi. In un anno - questo garantisce Hydrogea - Pordenone, Porcia e Cordenons non dovrebbero avere più problemi relativi alla presenza di metaboliti dell'atrazina dell'acqua. I due milioni di euro ci sono e saranno spesi per garantire la sicurezza dei cittadini.

C'è un altro risvolto positivo. Grazie all'intervento programmato da Hydrogea le tariffe dell'acqua a Pordenone potranno scendere. Si parla di sgravi lievi, almeno nel primo periodo, ma pur sempre di sgravi. «I nuovi impianti che realizzeremo - spiega il direttore operativo di Hydrogea, Mauro Trevisan - utilizzeranno pompe e motori di nuovissima generazione, che garantiranno migliori prestazioni». E di conseguenza costi fissi più bassi. «Così la tariffa potrà diminuire». E i pordenonesi potranno pagare meno un'acqua più sicura. Infine i dati sulla morosità in bolletta: a Pordenone Hydrogea sorride, perchè il dato è abbondantemente sotto al 10 per cento.
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Il Gazzettino