Povertà non solo economica, la Regione allarga l'obiettivo

Povertà non solo economica, la Regione allarga l'obiettivo
I DATIPADOVA In Veneto il rischio di povertà o di esclusione sociale coinvolge il 17,9% della popolazione, pari a 877 mila persone, che vivono in seria difficoltà e in molti...

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I DATI
PADOVA In Veneto il rischio di povertà o di esclusione sociale coinvolge il 17,9% della popolazione, pari a 877 mila persone, che vivono in seria difficoltà e in molti casi non sono in grado di provvedere a soddisfare i bisogni primari dell'esistenza. Condizioni spesso associate all'assenza di un'occupazione anche se, sempre di più, si presentano trasversalmente nella società, senza distinzione di genere, età o competenze. Secondo i dati di Veneto Lavoro, tra gli occupati il rischio di povertà o esclusione sociale è, infatti, del 17% a livello italiano, e dell'8% in Veneto.

Questi alcuni dei dati messi in luce al centro culturale San Gaetano nell'ambito del convegno dedicato al Piano regionale di contrasto alla Povertà, che ha visto una grande partecipazione da parte degli assistenti sociali. Considerando i singoli indicatori definiti da Eurostat, il 12,2% della popolazione dispone di un reddito inferiore alla soglia di povertà relativa, il 5% si trova in una condizione di grave deprivazione materiale, mentre il 6,7% delle persone vive in famiglie con bassa intensità lavorativa, dove gli adulti lavorano meno del 20% del loro potenziale. In aumento, inoltre, è il dato relativo alle famiglie che non sono in grado di provvedere autonomamente a spese impreviste, alle spese di casa, a pagare bollette e il mutuo. In più, sono 1.500 i giovani che, in un mese, si recano ai centri per l'impiego delle province venete, e altrettante le persone con disagio che vengono prese in carico dalla Regione per una ricollocazione lavorativa o in associazioni di volontariato.
In questo contesto la Regione sta avviando il Piano di contrasto alla povertà, in attuazione dell'omonimo Piano nazionale, che non muta le azioni già previste dall'ente nell'ottica del sostegno alle persone in stato di disagio sociale o economico, ma introduce una novità relativamente alle modalità di applicazione degli interventi. In pratica, d'ora in avanti il Piano regionale cercherà di coinvolgere, attraverso l'istituzione di tavoli di confronto, tutti gli enti e le realtà del territorio implicate nel risolvere le problematiche relative alla povertà e a situazioni di disagio. L'obiettivo è estendere il Piano a tutte le comunità del Veneto, per favorire una coesione sociale e affrontare tutte le povertà esistenti, da quella economica a quella educativa e sociale.

Eva Franceschini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino