Povere da non tirare avanti

Povere da non tirare avanti
In Polesine le pensionate sono sempre più povere: prendono la metà degli uomini. Faticano a curarsi e persino a nutrirsi,...

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In Polesine le pensionate sono sempre più povere: prendono la metà degli uomini.

Faticano a curarsi e persino a nutrirsi, lasciano debiti nelle farmacie, devono rinunciare a qualsiasi piacere ma anche alle cose più necessarie. Insomma, a Rovigo tanti pensionati, ma soprattutto tante pensionate non vivono una quotidianità dignitosa.
A denunciarlo è lo Spi Cgil che rilancia i dati provinciali del bilancio sociale Inps 2016, elaborati dal sindacato regionale: l'assegno previdenziale continua a essere il più basso rispetto a tutto il Veneto, con una media di 1.049 euro mensili per gli uomini, contro la media regionale di 1.210 euro, e di appena 605 euro per le donne, mentre 630 euro è la media del Veneto.
Per le anziane rodigine, però, la situazione è al limite della sostenibilità. Infatti, nel 2016 il 40% delle pensionate della provincia, ben 15.347 persone, ha chiesto e ottenuto l'integrazione al trattamento minimo, beneficio economico che lo Stato concede ai pensionati con un assegno previdenziale talmente basso da non poter condurre una esistenza né dignitosa né normale. Nel Veneto, già in grande difficoltà, tale beneficio è stato ottenuto dal 30% delle richiedenti, il 10% in meno del territorio rodigino, a dimostrazione di quanto soffra l'area polesana. Tirando le somme e affidandosi alla freddezza dei numeri, in provincia due anziane su cinque sono povere e vivono per lo più con un assegno inferiore ai 501,89 euro, che è la soglia del "minimo vitale" sotto la quale si ha diritto a un aiuto economico da parte dello Stato.
Nel rodigino i pensionati sono 33.820 (le pensioni, invece, sono 34.880) mentre le pensionate sono 39.430, le pensioni circa 52mila, un numero molto più elevato rispetto a quelle degli uomini, perché le donne sono le principali fruitrici delle pensioni di reversibilità. Nel 2016 sono state accordate 18 mila integrazioni per assegni previdenziali troppo bassi, l'85% delle quali a favore di pensionate. Come detto, il beneficio riguarda due anziane rodigine ogni cinque contro un pensionato ogni 12.

Va da sé che nel Rodigino oltre 15mila donne in pensione siano povere e non possano sostenere una vecchiaia onorevole.
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Il Gazzettino