Posta in ritardo Il caso Pordenone finisce in Regione

Posta in ritardo Il caso Pordenone finisce in Regione
POSTE PORDENONE Sempre più in ritardo la consegna della corrispondenza...

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PORDENONE Sempre più in ritardo la consegna della corrispondenza e il caso arriva in Regione. Su sollecitazione del di Fratelli d'Italia, rispondendo ad un'esigenza pressante dei cittadini del territorio pordenonese è stata depositata in Consiglio regionale da Alessandro Basso un'interrogazione a risposta scritta circa la tempistica ed efficienza del servizio postale nei comuni della provincia di Pordenone, che verrà anche analogamente presentata in Senato da partem di Luca Ciriani. Da mesi, infatti, nel territorio di Pordenone si succedono episodi di mancato recapito della corrispondenza cartacea ai cittadini, di consegna in grave ritardo rispetto alla spedizione della stessa e di recapito a destinatari ed indirizzi erronei. «Si ritiene che i disservizi siano iniziati dopo la riorganizzazione del servizio con la consegna a giorni alterni - spiega Basso - che ha prodotto in tutta la provincia di Pordenone un caos generale con un numero cospicuo di lettere in giacenza, depositi saturi, ritardi nelle consegne e centri di smistamento invasi da lettere, con la conseguente difficoltà nel recapitare pacchi, raccomandate, atti giudiziari, cartelle di Equitalia, e tempistiche che precludono l'efficienza rispetto al contesto sociale ed economico del tessuto produttivo locale. Le scelte portate avanti dalla società Poste Italiane sono lontane dal raggiungimento degli obiettivi e dagli standard qualitativi fissati nel contratto di programma siglato con il Ministero dello sviluppo economico e nello specifico comportano gravi danni ai residenti della provincia, come ad esempio ritardo nel pagamento delle utenze attraverso il mezzo del bollettino postale spedito dai gestori, fino ad arrivare al sanzionamento dei destinatari per mancato pagamento e a comunicazione di ingiunzione». Gli esponenti del Gruppo Fratelli d'Italia hanno ritenuto dunque di interrogare la giunta regionale per il tramite dell'assessore competente per conoscere le reali motivazioni che hanno indotto la società Poste Italiane a causare tale disservizio ai danni dei cittadini della provincia di Pordenone e per conoscere quali provvedimenti intenda adottare per sanare l'attuale stato di confusione e disorganizzazione che ovviamente si ripercuote negativamente sull'intero territorio provinciale. Non è tollerabile assistere oltremodo al perpetuarsi di questa situazione che danneggia tutti gli utenti.

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Il Gazzettino