PORTOGRUARO - Non fu violenza sessuale quella denunciata dai genitori di una quindicenne di Portogruaro. Lo ha stabilito il giudice per l'udienza preliminare Marta Paccagnella, la...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La vicenda ricostruita risale all'estate del 2011 e fu sottoposta all'attenzione dell'autorità giudiziaria soltanto un anno più tardi, quando i genitori della ragazza vennero a conoscenza dell'episodio. La minorenne fu interrogata con l'assistenza di uno psicologo e spiegò che il rapporto sessuale era stato consenziente: di conseguenza, considerata la sua età, non si sarebbe configurato alcun reato. La Procura, però, contestò all'imputato di aver agito abusando del ruolo di "custode" della minorenne, la quale riferì che la madre l'aveva affidata alla sorella della compagna dell'uomo per trascorrere da lei la notte in vista di una visita medica prevista la mattina successiva. Al processo, però, la difesa del trentacinquenne ha dimostrato che non vi era stato alcun "affidamento" da parte dei genitori della quindicenne e che la ragazzina si era recata di sua iniziativa a casa dell'amica di sua madre. Il trentacinquenne, inoltre, ha sempre negato che vi sia stato un rapporto sessuale con la minorenne.
Per capire le ragioni dell'assoluzione bisognerà attendere il deposito delle motivazioni, previsto nelle prossime settimane. Il pm Lucia D'Alessandro si era battuta per la condanna dell'imputato a due anni e dieci mesi di reclusione. La parte civile, costituitasi con l'avvocato Lazzaro, reclamava un risarcimento per i danni sofferti.
© riproduzione riservata Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino