PORTOGRUARO - «Aiutiamo i bimbi diabetici a vivere una vita migliore».

PORTOGRUARO - «Aiutiamo i bimbi diabetici a vivere una vita migliore». È lo scopo della onlus "DeeBee Italia", con la portogruarese Katiuscia Nosella vicepresidente, che punta...

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PORTOGRUARO - «Aiutiamo i bimbi diabetici a vivere una vita migliore». È lo scopo della onlus "DeeBee Italia", con la portogruarese Katiuscia Nosella vicepresidente, che punta a soluzioni efficaci per gestire la malattia. «Vogliamo aiutare le persone affette da diabete - spiega Nosella - mettendole nelle condizioni di gestire nel migliore dei modi la malattia per mezzo di soluzioni tecnologiche (gratuite), magari poco conosciute ma efficaci. Purtroppo, essendo essendo i nostri metodi gratuiti e non generatori di profitto, le grandi case farmaceutiche tendono ad ignorarli; quindi ci impegnamo a informare noi i medici». Una soluzione tra tutte, proposta dalla onlus, consiste nella possibilità per un genitore con figlio diabetico di monitorare a distanza il bambino, senza dover "bucargli in continuazione" il dito, restituendo a genitori e figli un po' di libertà altrimenti perduta. «Ad esempio - spiega ancora la vicepresidente "DeeBee Italia" - io sono a casa e mia figlia è a scuola e sul mio smartwatch vedo in tempo reale la sua glicemia. In questo se vi sono dei problemi posso intervenire subito, per esempio chiamando a scuola e dicendo di somministrare zucchero di caso di ipoglicemia. Senza questa tecnologia, dovrei invece effettuare controlli frequenti; e un genitore che lavora dovrebbe assentarsi di continuo oppure in caso di bimbi piccoli rinunciare al lavoro per accudirli». Anche ad eventuali nonni o ad altre persone che stanno con i piccoli il sistema dona tranquillità ed il paziente è libero di vivere i suoi momenti senza preoccupazioni. «Noi facciamo quanto in nostro potere per divulgare tutte le novità nel territorio, ma non basta - conclude Katiuscia Nosella - ribadiamo che si può donare un po' libertà a tanti genitori e parenti 'incatenati' in casa dal diabete».

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Il Gazzettino