Porta a porta, Bertossi all'attacco: «Modalità illegittima»

Porta a porta, Bertossi all'attacco: «Modalità illegittima»
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RIFIUTI
UDINE Il nuovo sistema di raccolta casa per casa crea disparità di trattamento tra i cittadini. Il cambio di nome non è bastato a far accettare la rivoluzione nella gestione dei rifiuti, ma, anzi, ha rilanciato le polemiche. Dopo le critiche dell'associazione degli amministratori condominiali, che, oltre ai rilievi puntuali (come i costi perché una ditta esterna sposti i cassonetti condominiali) ha lamentato scarsa chiarezza e poche informazioni ufficiali, torna a farsi sentire anche l'opposizione, questa volta con Enrico Bertossi: «Abbiamo appreso dalla stampa che nei condomini i cassonetti si apriranno con una scheda commenta il capogruppo di Prima Udine -, strumento che era stato proposto dalle opposizioni per tutti i cittadini, e bocciato sia dalla giunta sia da Net perché costoso e soggetto a guasti. Invece ora lo forniranno solo ai condomini, creando categorie di cittadini di serie A, che avranno i cassonetti intelligenti, e di serie B, dotati di bidoncini di plastica privi di intelligenza».

Secondo Bertossi differenziare le tipologie di cassonetti tra condomini (con volumetrie variabili da 240 a 1.100 litri con apertura a chiave magnetica e riconoscimento di ogni utente) e utenti che vivono in case singole non è permesso «in quanto continua -, si vìola la direttiva della Presidenza del Consiglio dei ministri del 24/01/1994 che sancisce che l'erogazione del servizio pubblico deve essere ispirata al principio di eguaglianza dei diritti degli utenti. Le regole riguardanti i rapporti tra utenti e servizi pubblici e l'accesso ai servizi pubblici devono essere uguali per tutti. Va garantita la parità di trattamento, a parità di condizioni del servizio prestato, sia fra le diverse aree geografiche di utenza, anche quando non sono agevolmente raggiungibili, sia fra le diverse categorie di utenti».
Bertossi chiede quindi al sindaco dove, nel progetto approvato dalla giunta, sia prevista questa disparità di trattamento e perché «l'amministrazione consenta alla Net di creare un discrimine». Ad attirare l'attenzione è poi la fornitura dei cassonetti intelligenti: «Quanti ne sono stati acquistati e con quali costi e modalità? E con quali modalità di appalto si è previsto questo nuovo servizio? Come si pensa di portare su strada i pesantissimi cassonetti che saranno probabilmente posti negli scantinati dei condomini?». Bertossi vuole puoi sapere qual è il nuovo conto economico del servizio casa per casa e come influirà sulla Tari.

Nel frattempo, il Comitato Udine Pulita (che aveva presentato ricorso contro il porta a porta) plaude al sindaco di Pordenone, che ha deciso di far slittare l'avvio della differenziata spinta: Evidentemente, il sindaco Alessandro Ciriani ascolta sul serio i suoi cittadini prima, dopo e durante.
Al.Pi.
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Il Gazzettino