Chiusa, già un paio di anni fa, la fase delle delocalizzazioni. Chiusa anche la fase di gestione della crisi più acuta del settore elettrodomestico che aveva messo a rischio la...
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Una strategia di sviluppo che la multinazionale ha ribadito nel vertice europeo del Cae (Comitato aziendale europeo, dove il management si confronta con i sindacati dei diversi Paesi) che si è chiuso venerdì sera a Stoccolma. Ne è uscito - da quanto si è potuto apprendere vista la riservatezza del summit svedese - un quadro positivo per l'azienda ma anche per il comparto dell'elettrodomestico. Comparto che si è ormai lasciato alle spalle i terribili numeri degli anni 2011, 2012 e 2013: oggi la redditività ha raggiunto il 7%, negli anni bui era scesa sotto il 2%. E in alcuni casi, proprio nelle fabbriche italiane, alla voce redditività si era visto il rosso. Dunque, crisi finita. Basta ristrutturazioni. E via con ancora più forza all'era della robotizzazione delle fabbriche. In realtà è una sorta di ritorno al passato: era la fine degli anni Ottanta quando Electrolux rifece completamente le fabbriche di Porcia e Susegana all'insegna della tecnologia molto spinta. Oggi si parla di digitalizzazione sia nella produzione che nei servizi: si punterà sempre di più anche sulla vendita online degli elettrodomestici.
Nella fabbrica di Porcia già oggi, in una linea produttiva, il lavoro è affidato per quasi il 50% alle braccia umane e per l'altro 50% ai robot collaborativi ed evoluti che operano fianco a fianco agli operi. L'obiettivo dichiarato è arrivare al 60% di lavorazioni svolte dal robot in tuta blu. E il passaggio verso la fabbrica 4.0 sarà piuttosto veloce. Non mancano le preoccupazioni per le possibili ricadute occupazionali. Tradotto: più robot uguale più esuberi. Ma l'equazione - si sarebbe discusso - non è così automatica: finora non sarebbe emerso il nodo esuberi da robot. Maggiori volumi e maggiore contenuto tecnologico del prodotto richiedono che oltre alle macchine ci siano nuove mansioni da ricoprire per gli operai. Ma se l'automazione sarà sempre più spinta quest'equilibrio potrebbe essere a rischio con problemi di esubero di personale? L'aumento di volumi e di contenuto tecnologico delle lavatrici compensa, per ora, la possibile ricaduta occupazionale negativa. Ma la preoccupazione del sindacato resta. E questo sarà uno dei temi cruciali dei futuri tavoli sindacali.
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Il Gazzettino