PONTE SAN NICOLÒ Proprio nella notte in cui moriva il capo indiscusso di

PONTE SAN NICOLÒ Proprio nella notte in cui moriva il capo indiscusso di
PONTE SAN NICOLÒProprio nella notte in cui moriva il capo indiscusso di Cosa Nostra Salvatore Riina, qualcuno a Ponte San Nicolò ha profanato la targa di via Aldo Moro a...

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PONTE SAN NICOLÒ
Proprio nella notte in cui moriva il capo indiscusso di Cosa Nostra Salvatore Riina, qualcuno a Ponte San Nicolò ha profanato la targa di via Aldo Moro a Roncaglia, dedicata ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. La targa era stata inaugurata che nei mesi scorsi dall'amministrazione comunale, alla presenza delle autorità militari, in occasione del venticinquesimo anniversario delle stragi di Capaci e via D'Amelio.

«Sono sconcertato - dice il sindaco Enrico Rinuncini - Non appena sono stato avvisato di questo brutto episodio, ho allertato il personale del Comune e siamo andati in via Moro a rimuovere la targa. Adesso la faremo pulire e quando sarà possibile verrà rimessa al suo posto». Nella targa, in cui si ricordano i due giudici e il loro sacrificio per combattere la mafia, oltre a tutte le altre vittime che nei primi anni 90, hanno perso la vita in Sicilia compiendo il proprio dovere, sono apparse un paio di scritte blasfeme vergate con lo spray. «Non voglio neppure pensare che gli episodi della morte di Riina e la profanazione della targa possano essere tra loro collegati. Penso si tratti di un atto vandalico di qualche giovane della zona che non ha trovato di meglio che lordare un ricordo indelebile che i miei cittadini e l'Italia intera hanno verso i servitori dello Stato. Mi auguro che le forze dell'ordine riescano a fare chiarezza sull'accaduto e individuare coloro che hanno agito».
I carabinieri della stazione di Ponte San Nicolò adesso stanno effettuando tutta una serie di accertamenti. Si cercherà attraverso informazioni raccolte negli ambienti giovanili, ma anche attraverso possibili immagini delle telecamere di sorveglianza, di risalire al colpevole o ai colpevoli. Non viene neppure escluso al momento che a scrivere le ingiurie possa essere stata una donna. È infatti una calligrafia che lascia aperte più ipotesi.
La notizia dell'atto vandalico contro la targa dedicata ai due giudici eroi morti nel 1992 ha fatto subito il giro del paese. In tanti hanno voluto esprimere ieri la propria solidarietà all'amministrazione comunale, invitando il sindaco e i suoi più stretti collaboratori a proseguire nel loro lavoro educativo nelle scuole e nei quartieri a sostegno della legalità e per scongiurare ogni forma di violenza.

Cesare Arcolini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino