L'OPERAVENEZIA Ci vorrà un mese, costerà 60 mila euro, e si lavorerà solo di notte per evitare inconvenienti e creare il minor disagio possibile alla circolazione. Poi, una...
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VENEZIA Ci vorrà un mese, costerà 60 mila euro, e si lavorerà solo di notte per evitare inconvenienti e creare il minor disagio possibile alla circolazione. Poi, una volta chiuso il cantiere, l'ovovia sul ponte di Calatrava sarà solo un ricordo. Perché a Ca' Farsetti, sono passati dalle parole ai fatti. La Giunta comunale, su proposta dell'assessore ai Lavori pubblici Francesca Zaccariotto, ha approvato il progetto definitivo per la rimozione dell'ovovia e la sistemazione delle pavimentazioni.
«Finalmente, dopo anni di degrado e dopo essere diventata il simbolo tangibile di uno spreco di denaro pubblico riusciamo a dare il via ai lavori per la rimozione dell'ovovia sul ponte di Calatrava - commenta l'assessore Francesca Zaccariotto - Così riusciremo a dare il via libera alla rimozione del dispositivo traslante per persone con difficoltà motorie mai entrato veramente in funzione. Per questa decisione, lo stesso sindaco Luigi Brugnaro ha ricevuto, tramite missiva, anche i complimenti dell'architetto spagnolo Santiago Calatrava, soddisfatto perché così, finalmente, il ponte potrà tornare ad avere le fattezze originarie». Nello specifico il Ponte della Costituzione presenta due strutture laterali alla base del ponte, che ospitano gli ascensori di accesso al livello dell'ovovia. I lavori necessari per la rimozione e demolizione del dispositivo traslante prevedono, sul lato Piazzale Roma Fermata Santa Chiara, la rimozione della base dell'impianto di sollevamento, con eliminazione totale dell'impalcatura di sollevamento, compresi i parapetti in acciaio e il grigliato. Al loro posto verrà realizzata una nuova pavimentazione in legno, completa di corrimano in tubo d'acciaio inox eseguita a regola d'arte dei pontili esistenti a Venezia.
Sul lato Ferrovia Fermata Santa Lucia: rimozione della base dell'impianto di sollevamento, senza procedere alla rimozione del carrello dell'ovovia che rimane sui binari. Verrà eseguito lo svuotamento totale della vasca collegata e la demolizione della stessa. Seguirà il riempimento a copertura dell'area occupata dalla vasca con ghiaia e verrà infine ripristinata la pavimentazione in trachite. «Si è deciso di non eliminare il carrello e i binari di scorrimento fissati al ponte - spiega Zaccariotto - perché potrebbero essere utilizzati in futuro per la manutenzione, le verifiche e la pulizia dello stesso. Si prevede che le operazioni di demolizione avranno la durata di 30 giorni per un importo complessivo pari a 60mila euro».
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Il Gazzettino