Polo Amazon: «Timori per il traffico»

Polo Amazon: «Timori per il traffico»
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LO SVILUPPO
TREVISO Vittorio Zanini, ex assessore e consigliere della Lista Gentilini-Zaia, lo ha detto nel bel mezzo della discussione: «Il grande progetto urbanistico che si sta concretizzando a Casale con la realizzazione di un polo di Amazon va benissimo, ma potrebbe avere ripercussioni anche su Treviso. Anzi le avrà sicuramente in termini di traffico. E dobbiamo tenerne conto». Un'osservazione arrivata ieri pomeriggio durante l'illustrazione del Documento del Sindaco, 19 pagine di linee guida che dovranno essere poi tradotte in fatti nel nuovo Piano Interventi, quello che la maggioranza vuole a tutti i costi realizzare per superare l'analogo strumento urbanistico approvato un anno fa ma elaborato dalla precedente giunta di centrosinistra. E il riferimento ad Amazon, fatto da un esponente della maggioranza, ha convinto un po' tutti: ogni intervento in programma a sud della città dovrà tenere in considerazione gli effetti del nuovo insediamento.

OBIETTIVI
Il sindaco Mario Conte ha poi illustrato le sue idee di città, sintetizzate in due concetti: riqualificazione dell'esistente e tutela del territorio. E poi ha indicato quali sono gli obiettivi. L'elenco è noto ma, finalmente, è stato messo nero su bianco: recupero dell'ex Cuor, riqualificazione Ex Siamic, il nuovo Calton e il recupero del bastione Camuzzi. In poche parole il quadrante di via Roma, che dovrà essere la porta d'ingresso dei turisti in arrivo in città. E ancora: il deposito della Mom che verrà trasferito sulla Castellana, il recupero dell'area ex Pagnossin e lo spostamento della Guardia di Finanza dall'Appiani all'ex caserma Salsa: «L'Appiani - ha sottolineato il sindaco - diventerà un'opportunità». Altro punto ricco di potenzialità sarà l'area della Treviso Servizi «che potrebbe diventare un punto attrattivo importante in relazione alla progettualità del Quarto lotto». Ci sono poi i nodi della Camera di Commercio e del prato della Fiera. Il sindaco ha sottolineato che la sua amministrazione vuole essere ricordata anche per quella che ha iniziato a «riqualificare lo storico prato».
RESIDENTI E DUBBI

Un traguardo è poi quello di riportare residenti in centro anche con interventi di edilizia popolare. Su questo punto Franco Rosi (Treviso Civica) ha fatto notare che, anche a causa della pandemia, il mercato immobiliare sta cambiando: «La gente cerca sempre più residenze fuori dal centro, magari con un po' di giardino. Bisogna tenerne conto nella programmazione dei prossimi anni». Infine il sindaco ha ribadito l'intenzione di aumentare la vocazione universitaria della città, soprattutto alla luce dell'arrivo del corso di Medicina, e la volontà di investire nella rete delle piste ciclabili. La spiegazione del primo cittadino è stata accolta da un clima favorevole. La minoranza che teme sempre un eccesso di cemento in città, ha ascoltato e ha anche approvato l'intenzione di concentrarsi sul recupero e sulla tutela. Ma alcuni nervi restano scoperti, come la riqualificazione del prato della Fiera, su cui pende anche un ricorso al Tar legato alla nuova conformazione prevista per il parcheggio, e il piano Biasuzzi che in consiglio comunale ha sempre alimentato discussioni molto accese.
Paolo Calia
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Il Gazzettino