Politiche, Manildo vede Piazza e Grigoletto a Roma

Politiche, Manildo vede Piazza e Grigoletto a Roma
LA TRASMISSIONETREVISO «Grigoletto? È un nome importante, in questi anni ha fatto bene. Potrebbe essere un buon candidato. Ne ha i titoli. Per il Parlamento o per la Camera?...

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LA TRASMISSIONE
TREVISO «Grigoletto? È un nome importante, in questi anni ha fatto bene. Potrebbe essere un buon candidato. Ne ha i titoli. Per il Parlamento o per la Camera? Entrambi». E ancora: «Silvano Piazza? Vedo molto bene una sua candidatura. È una persona capace, intelligente e conosce bene il territorio».

Giovanni Manildo, dagli studi della trasmissione 20,10 di Antenna Tre, lancia la candidatura di Grigoletto e Piazza per le prossime Politiche. È un po' restio, ma non sfugge alle domande dei giornalisti che gli chiedono espressamente del suo vice e dell'ex sindaco di Silea che, comunque, resta una risorsa anche per Treviso.
I GRANDI VECCHI
Il sindaco spazia su tutto, fa capire di essere pronto al duello elettorale. E assiste impassibile alla presentazione del ticket del centrodestra Conte-De Checchi: «Siamo arrivati alla fine di un percorso, è stato come assistere a tanti fotogrammi di un film. Faccio un grande in bocca al lupo a entrambi. E spero in una campagna elettorale ricca di contenuti, dove non sia l'odio a prevalere». Con un sorriso butta anche un occhio alla carta d'identità e si concede una battuta: «Per Ca' Sugana si sfideranno due candidati giovani? Grazie, lo prendo come un complimento. Nel 2013 c'è stato un rinnovamento in una Treviso dove i grandi vecchi continuano a mantenere il loro posto». Il riferimento è tutto per Dino De Poli, presidente della Fondazione Cassamarca che Manildo ha più volte invitato, seppur con toni garbati, a farsi da parte. E in diretta tv lo ribadisce, altrettanto garbatamente.
LE PROMESSE

L'unica risposta un po' forzata arriva quando gli viene chiesto cosa non si può davvero promettere nella prossima campagna elettorale. Lì ci pensa un attimo, poi accoglie un suggerimento e ammette: «Non si può promettere di azzerare l'arrivo di richiedenti asilo». Verità che i bandi della Prefettura ribadiscono continuamente. Poi però si rifa con i cavalli di battaglia di questo periodo. I parcheggi: «Sono soddisfatto e orgoglioso della riorganizzazione della sosta effettuata e dei nuovi posti gratuiti ricavati». Quindi ricorda che sarà il 2019 l'anno dei parcheggi scambiatori: «A gennaio 2019 partirà il Cantarane, a settembre il Pattinodromo. E alla fine potremo pensare all'ultimo atto della pedonalizzazione, mettere piazza Duomo a traffico limitato». E il piano illuminazione: «con lampioni sensibili, in grado di accendersi alla presenza di una persona. un grande progetto che riguarda tutta la città». Non ha perde l'occasione per parlare anche delle novità in arrivo nel trasporto pubblico: «In centro bus più piccoli, ecologici ma con corse più frequenti». Glissa nuovamente quando viene attirato nel terreno scivoloso della coalizione che andrà a sostenerlo: «Sarà a forte trazione civica», ha ripetuto più volte. Che tradotto vuol dire: spazio alla società civile, ai rappresentanti di quartieri, parrocchie e professioni. In tanti verranno chiamati nelle liste elettorali e qualcuno troverà spazio anche in giunta. Infine: «Cosa farò alla fine dell'esperienza da sindaco? Tornerò al mio lavoro, l'avvocato».
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Il Gazzettino