Polinote, dopo i libri la città della musica

Polinote, dopo i libri la città della musica
Non più solo città del libro, ma con l'iniziativa di ieri Pordenone è diventata a tutti gli effetti culla della musica, con un saggio diffuso nei luoghi più affascinanti come...

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Non più solo città del libro, ma con l'iniziativa di ieri Pordenone è diventata a tutti gli effetti culla della musica, con un saggio diffuso nei luoghi più affascinanti come il museo civico d'arte, di storia naturale, la galleria d'arte moderna e contemporanea e la biblioteca civica . «Pordenone fa musica», questo il nome dell'iniziativa patrocinata dal Comune, segna l'apertura in grande stile della nuova rete musicale «Polinote» che racchiude il Cem, Musicalmente, L'arte della musica di Zoppola, Fadiesis, l'istituto Verdi di Brugnera e coordina sette scuole di musica disposte in cinque comuni per un numero complessivo di 803 allievi. Ieri arte e musica si è potuta respirare in ogni angolo della città, grazie alle esibizioni di cantanti, chitarristi, fisarmonicisti, percussionisti, pianisti, saxofonisti, violinisti, violoncellisti, cori e orchestre. E chissà che non sia la prima pietra per la nascita di una vera e propria accademia musicale.

«Ringrazio Polinote - ha esordito l'assessore alla Cultura, Claudio Cattaruzza, intervenuto alla sala Pizzinato di Parco Galvani - poiché con questa iniziativa apre all'educazione alla bellezza negli spazi che sono di tutti i cittadini senza età, dai bambini, ai ragazzi agli adulti e mi auguro posso avere un grande seguito».
Cattaruzza ha ricordato la qualità dei docenti che fanno crescere dei talenti e lo sforzo di tante famiglie nell'accompagnare e seguire i figli nel lungo percorso della musica. E proprio con il coro polifonico «Due generazioni unite dalla musica» diretto da Tiziana Pozzo e al pianoforte Fiorella Mattiuzzo, si è chiuso con tanto di bis la giornata dedicata alle sette note.
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Il Gazzettino