Polesine riunito per affrontare l'inquinamento

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AMBIENTE
ROVIGO Livelli di inquinamento preoccupanti in tutto il Nord: la cappa di smog che complici le condizioni meteorologiche, ristagna dall'inizio dell'autunno, e che ieri ha fatto registrare l'ottavo giorno consecutivo di superamento del limite di Pm10 a Rovigo e Adria, forse solo domani allenterà la morsa. E mercoledì prossimo si riunirà l'apposito organismo provinciale, il tavolo tecnico zonale, che farà il punto sulla situazione e soprattutto, analizzerà il Nuovo accordo di programma per l'adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell'aria nel Bacino padano, sottoscritto a giugno da Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto con il ministero dell'Ambiente. Il Comune di Rovigo non ha ancora approvato la delibera con le misure da applicare a partire, secondo il testo dell'accordo, che la Regione ha trasmesso in questi giorni ai tavoli tecnici zonali, dal 15 ottobre. Nell'incontro convocato mercoledì a Palazzo Celio dal presidente della Provincia Marco Trombini, sono stati invitati tutti i sindaci, i direttori dell'Ulss 5 e del dipartimento provinciale dell'Arpav. All'ordine del giorno la discussione sulla qualità dell'aria e gli indirizzi operativi per azioni a carattere strutturale ed emergenziale in capo ai Comuni. «Si tratta - spiega Trombini di trovare un protocollo adottabile da tutti i Comuni». Nel mirino, oltre ai mezzi privati, anche la qualità dei sistemi di riscaldamento, comprese le stufe a pellet, la temperatura massima all'interno degli edifici pubblici e privati, ma anche quelle in agricoltura che secondo l'accordo di giugno, prevedono, fra le altre cose, la copertura delle vasche di stoccaggio di liquami, una corretta modalità del loro spandimento e dell'applicazione dei fertilizzanti.

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Il Gazzettino