POLEMICHE INFINITE Prima le polemiche a Belluno perché il Comune ha rinunciato

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POLEMICHE INFINITEPrima le polemiche a Belluno perché il Comune ha rinunciato a portare sul Nevegal la manifestazione di sicuro appeal. Poi quelle, in Trentino, perché la...

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POLEMICHE INFINITE
Prima le polemiche a Belluno perché il Comune ha rinunciato a portare sul Nevegal la manifestazione di sicuro appeal. Poi quelle, in Trentino, perché la manifestazione avrebbe sconfinato non rispettando le autorizzazioni. Con i veicoli che avrebbero attraversato aree e sentieri vietati, danneggiando prati, foreste e pascoli del Primiero. Jeep Camp, insomma, non smette di far discutere di sé. Anche quando la carovana di quattro ruote motrici ha scelto di andare altrove. «Toccherà ai responsabili della manifestazione provvedere al ripristino del territorio pagando le sanzioni previste, che sono ancora in via di quantificazione». È questo quello che emerge dalla risposta dell'assessora Giulia Zanotelli (Lega) ad un'interrogazione del Movimento 5 stelle finita sui tavoli del consiglio provinciale di Trento. «La Stazione forestale di Primiero - rileva una nota - ha quantificato il danno su 600 metri quadrati circa di cotico erboso del pascolo, 900 metri quadrati circa di suolo forestale, 26 alberi (radici o chiome).

Quanto ai risarcimenti, prosegue Zanotelli: «ferme restando le sanzioni conseguenti, la quantificazione economica del danno ai fini del ripristino dipenderà anche dalle sistemazioni che saranno eventualmente fatte nei 30 giorni successivi all'evento da parte del soggetto responsabile della manifestazione, che comunque ha depositato una cauzione di 5.000 euro». A presentare l'interrogazione è stato il capogruppo del Movimento 5 stelle Filippo Degasperi. Il consigliere trentino chiedeva un bilancio ambientale del Jeep Camp 2019 svoltosi dal 12 al 14 luglio scorso a San Martino di Castrozza. Bilancio da fare a più di un mese di distanza dall'evento. Un nuovo capitolo della vicenda dunque, che potrebbe alimentare nuove polemiche, tra chi pensa che il Nevegal abbia perso un'occasione di rilancio e chi è convinto che l'Alpe non sia il posto adatto per questi eventi.
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Il Gazzettino