Pochi Comuni così efficienti la classifica premia Ca' Sugana

Treviso nella top ten dei Comuni italiani più efficienti. Quelli,...

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Treviso nella top ten dei Comuni italiani più efficienti. Quelli, cioè, in grado di offrire servizi al di sopra della media a costi contenuti, addirittura spendendo meno del cosiddetto fabbisogno standard. Il maggiore centro della Marca, in particolare, è all'ottavo posto nella classifica stilata dalla Confartigianato nazionale tra i capoluoghi di provincia più risparmiatori: la spesa reale di Ca' Sugana è inferiore dell'8,9% rispetto al valore di riferimento. Il fabbisogno standard è l'entità di spesa ritenuta ottimale per ogni amministrazione municipale in base ad una serie di parametri oggettivi, dal territorio alla popolazione, ai servizi pubblici offerti. I dati sono riferiti al 2013, ma la fotografia resta reale. Secondo lo studio sono 21 i capoluoghi virtuosi: meglio di Treviso, fanno Vicenza (primatista con meno 28,9%), Ascoli Piceno, Monza, Bergamo, Verona, Verbania e Parma. C'è poi un gruppo dove si risparmia, ma le prestazioni non sono di qualità. E infine quei municipi i cui costi superano il fabbisogno: il peggiore è Casera, con uno sforamento del 40,9%. Secondo l'apposito portale del ministero dell'Economia, Treviso conta una spesa storica di 51,6 milioni, a fronte di un fabbisogno calcolato in 56,48 milioni, con un risparmio, dunque, di quasi 4,9 milioni. Siamo molto soddisfatti di questo risultato sottolinea il sindaco Giovanni Manildo la nostra politica, non solo per l'anno preso in esame, è sempre stata quella di offrire il massimo dei servizi al cittadino con il minimo dei costi. E' un segnale di efficienza sia delle politiche che delle capacità di realizzarle da parte della struttura amministrativa. A Ca' Sugana assicurano che il trend sarà confermato anche per i dati 2014 e 105. Auspico che finalmente il metodo dei fabbisogni standard entri a regime e venga utilizzato per la distribuzione del fondo di solidarietà tra i Comuni nota l'assessore al Bilancio, Alessandra Gazzola - Questo sarebbe lo strumento più equo per garantire la ridistribuzione delle risorse tra gli enti locali, premiando i più efficienti.

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Il Gazzettino