Plateatici, concessa una proroga

Plateatici, concessa una proroga
LA POLEMICAPORDENONE Tempi più lunghi per i commercianti chiamati ad adeguare i dehor. Di fronte alle difficoltà incontrate da almeno una parte degli operatori (sono solamente...

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LA POLEMICA
PORDENONE Tempi più lunghi per i commercianti chiamati ad adeguare i dehor. Di fronte alle difficoltà incontrate da almeno una parte degli operatori (sono solamente una decina, a oggi, i progetti presentati e valutati dall'apposita commissione), il Comune ha deciso di accordare una proroga ai bar e locali che devono adeguare i loro arredi esterni alle linee estetiche fissate dal nuovo regolamento. Entro il 31 marzo - data entro la quale era inizialmente richiesta la sostituzione dei dehor i commercianti dovranno presentare le proposte di investimento per i loro nuovi arredi, mentre slittano i tempi per sostituirli materialmente.

LA PROROGA
Accolte dunque le richieste di flessibilità in questa prima fase operativa delle nuove norme. «Una proroga tecnica, il tempo necessario affinchè si arrivi quest'estate a cambiare tutti i dehor fuori norma - spiegano l'assessore all'Urbanistica e decoro Cristina Amirante e quello al Commercio Emanuele Loperfido -. È chiaro però che bisogna adeguarsi perché vogliamo che la città collabori assieme a noi alla riqualificazione degli spazi. L'obiettivo del regolamento ricordano è rendere più omogenei e coordinati i materiali e i colori, specie nel centro storico, in modo da avere un'immagine urbana più piacevole e coordinata». «Il Comune sta investendo sulla città milioni di euro rimarca il sindaco Alessandro Ciriani -: c'è un piano di opere pubbliche davvero importante che cambierà il volto di Pordenone e che riguarda edifici, strade, piazze del centro e non solo. Chiediamo a tutti di fare la loro parte in questa grande partita per rendere la città più bella e capace di attrarre gente. Quella di uniformare gli arredi esterni è una linea adottata dalle località più importanti, italiane e non solo. Ma noi non chiediamo ai commercianti di fare questo sforzo da soli, visto che riconosciamo un forte sgravio contributivo che consentirà loro di ammortizzare i costi sostenuti». Il Comune accorda infatti sconti Tosap del 50% per cinque anni a chi sostituisce gli arredi, ma l'amministrazione comunale ha più volte ribadito di essere disponibile a sconti maggiori, da valutare e applicare caso per caso, specie per chi fa investimenti più rilevanti. Ottantanove le attività commerciali interessate, 38 delle quali in centro e 51 in periferia, per un minore introito stimato, secondo quanto comunicato dall'assessore al Bilancio Mariacristina Burgnich in un'apposita commissione consiliare, in 38.537 euro all'anno.
LE ZONE

Il regolamento divide la città in quattro zone. Zona 1, centro storico con i due corsi Vittorio Emanuele II e Garibaldi, i vicoli e le piazze limitrofe. Zona 2, le aree centrali adiacenti il centro storico, come piazza XX Settembre e piazza Risorgimento e piazza Lozer a Torre. Zona 3, il resto del centro cittadino dentro il ring. Zona 4, quella all'esterno del ring. Nel centro storico sono ammessi i dehor a basso impatto, con arredi di base più altri elementi come funghi per il riscaldamento invernale, pannelli trasparenti solo nel periodo invernale e fioriere solo sui quattro angoli. Non sono ammesse pedane se non per deroghe eccezionali, laddove siano necessarie a regolarizzare il fondo stradale o neutralizzare la pendenza. Nella zona 2, ammessi arredi base e con coperture chiudibili e pedane in legno, anche in questo caso solo se necessarie a regolarizzare le pendenze e il fondo stradale. In alcuni punti, del centro storico e della zona 2 sono ammessi anche i dehor più evoluti, purché improntati a criteri di leggerezza e trasparenza visiva. Nelle altre aree dentro e fuori il ring sono ammessi tutti e quattro i dehor. Entro il 31 marzo i titolari dei locali devono dunque presentare al Comune le proposte di sostituzione degli arredi, che verranno valutate da una commissione. Una sintesi del nuovo regolamento e le immagini esemplificative dei dehor ammessi e non ammessi sono pubblicate su comune.pordenone.it.
Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino