Pioggia e clima mite abbassano le polveri

Pioggia e clima mite abbassano le polveri
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Il 2014 sarà ricordato come uno degli anni più piovosi, ma se non altro la qualità dell'aria - relativamente alle polveri sottili - non ne avrà risentito. Anzi. Se l'ombrello è stato uno degli accessori più usati, estate compresa, grazie alle copiose precipitazioni il bilancio dell'inquinamento atmosferico è quasi lusinghiero. Lo testimoniano i dati dell'Arpav, che alla data di lunedì registravano 55 sforamenti delle polveri sottili (Pm10) alla centralina di via Beccaria a Marghera, 37 a Sacca Fisola, al Parco Bissuola e in via Tagliamento alla Gazzera. Il dato più elevato a livello "metropolitano" è quello di Spinea con 57 giorni di superamenti del limite medio dei 50 microgrammi per metro cubo. Dati pur sempre superiori ai limiti di legge, che ammettono 35 sforamenti nell'arco di un anno, ma migliori rispetto all'anno precedente: alla stessa data gli sforamenti erano stati 66 a Marghera e 47 al Parco Bissuola e in via Tagliamento. Un bilancio che a sua volta era stato migliore, dal punto di vista della qualità dell'aria, se confrontato ai 76 superamenti con i quali si era chiuso il 2012.

A beneficiarne sono i polmoni e la salute, anche se i valori dell'inquinamento atmosferico dipendono direttamente dall'andamento meteorologico. Molto limitato l'apporto delle misure di contenimento delle emissioni dovute al traffico veicolare e agli impianti di riscaldamento (e infatti il Comune ha deciso di limitare l'uso degli impianti). Anche in quest'ultimo caso le temperature relativamente miti dell'autunno hanno contribuito a far lavorare meno le caldaie, riducendo l'inquinamento. Come dire che un irrigidimento delle temperature e un inverno secco potrebbero peggiorare la qualità dell'aria, senza che le misure anti-inquinamento possano incidere in modo sensibile. Lo sanno bene i residenti di via Beccaria, a Marghera, che nonostante la "frenata" dell'inquinamento si conferma come l'area con la presenza maggiore di polveri sottili. A febbraio un gruppo di cittadini, con la regia dell'assemblea permanente contro il rischio chimico, aveva manifestato sollecitando la Regione a investire nel trasporto ferroviario per ridurre il traffico automobilistico. Da allora non è successo nulla. (a.fra.) Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino