Piccoli presentò un'interrogazione sul caso «Dopo sette mesi ancora nessuna risposta»

Piccoli presentò un'interrogazione sul caso «Dopo sette mesi ancora nessuna risposta»
BELLUNO - (d.t.) «Il 12 febbraio scorso presentai ai ministri dell'Interno e degli Esteri una interrogazione sul caso di Ismar Mesinovic. Dopo sette mesi il Governo non mi ha...

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BELLUNO - (d.t.) «Il 12 febbraio scorso presentai ai ministri dell'Interno e degli Esteri una interrogazione sul caso di Ismar Mesinovic. Dopo sette mesi il Governo non mi ha mai degnato di una risposta e scopre solo ora che quello non era un caso isolato, lo scopre soltanto perchè è stata avviata una indagine e il caso è diventato nazionale».

È quanto affermato ieri dal senatore bellunese di Forza Italia Giovanni Piccoli, alla luce dell'inchiesta dei Ros sul reclutamento per l'Is in terra veneta, inchiesta che vede al centro la figura di Mesinovic.
«Il caso venne ben raccontato dai media locali ma spesso, purtroppo, quello che accade a Belluno interessa poco al di fuori dei confini provinciali, una leggerezza di cui il Governo penso debba assumersi delle responsabilità».
Piccoli ricorda il suo vano tentativo di avere chiarimenti dal Governo: «Ai ministri chiesi lumi sulla politica dell'antiterrorismo a nordest e rassicurazioni sulle sorti del figlio di Mesinovic. Zero risposte in sette mesi, con il risultato che ora si deve correre ai ripari. Questo la dice lunga sulla politica del Governo su questioni di enorme importanza per l'ordine pubblico».
Il senatore conclude: «All'Esecutivo chiedo di rispondere, seppure tardivamente, a quella interrogazione, ma soprattutto di alzare le difese e le antenne. Qui c'è in gioco la stabilità di un intero territorio». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino