Piano regolatore del Porto, appello a Musolino

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CHIOGGIA

«Caro Musolino, fai partire al più presto l'iter per il piano regolatore del porto». Il presidente dell'Autorità portuale, Pino Musolino, e il commercialista Carlo Albertini, si erano conosciuti lo scorso maggio a Chioggia, entrambi come relatori di un convegno sul futuro del porto e sulla problematica del gpl. Da allora, probabilmente, non si sono più sentiti, ma oggi è il commercialista chioggiotto a sollecitare il presidente Musolino sul tema di quella sera. Albertini ricorda che, lo scorso 19 marzo, il Mise aveva preso posizione, con un comunicato in cui diceva che «il decreto interministeriale (del 2015 che autorizzava i lavori del deposito gpl, ndr) non prevede alcuna autorizzazione all'avvio delle attività per il traffico di navi gasiere all'interno della laguna di Venezia. L'eventuale transito di tali navi necessita, infatti, di una modifica del piano regolatore portuale che attualmente non consente tale attività. La procedura per apportare varianti al piano regolare è di competenza dell'Autorità portuale». Una valutazione che aveva fatto cantare vittoria al Comitato No-gpl e al Comune ma che, finora, sembra essere rimasta lettera morta. Nel frattempo sono seguiti, da parte della Costa bioenergie, la dichiarazione di fine lavori ma anche la richiesta di concessione delle banchine e di altri spazi demaniali, nonché di una ulteriore proroga per lavori impiantistici, sulla banchina, prima impossibili per cause di forza maggiore. Da parte governativa l'annuncio della prossima costituzione delle due commissioni ministeriali che dovranno valutare la correttezza dei lavori del deposito. Come può rientrare il piano regolatore portuale in questo contesto? Facile prevedere la solita battaglia legale, tanto più che un comunicato stampa non ha valore giuridico, ma solo politico. Ma Albertini insiste: quanto espresso dal ministero sul piano portuale, coincide con le posizioni ufficiali della Capitaneria di porto, della Città metropolitana e del Comune di Chioggia e l'iniziativa, aggiunge Albertini, «è di competenza di Musolino». (d.deg)

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Il Gazzettino