«Piano di assetto territoriale senza visione futura»

«Piano di assetto territoriale senza visione futura»
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BELLUNO
BELLUNO Continuano a far discutere le linee guida del Piano di assetto territoriale (Pat). Due giorni fa le ha riprese in mano per discuterle anche la Commissione Urbanistica di Belluno. In quell'occasione c'era anche il capogruppo di minoranza, Belluno è di tutti, Paolo Gamba, che insieme a Franco Roccon (Civiltà bellunese), è intervenuto sulle richieste di coinvolgimento da parte dell'assessore all'Urbanistica rivendicando che le minoranze non possono suggerire idee su un documento che dovrebbe essere squisitamente politico. L'assessore Franco Frison, probabilmente animato dalle migliori intenzioni, fin dall'inizio ha sostenuto: «in un'ottica di piena collaborazione aveva dichiarato anche al Gazzettino mostriamo ai consiglieri della Commissione,le linee guida del Pat, per accogliere ogni eventuale osservazione o suggerimento». All'indomani della Commissione, per la maggioranza aveva commentato Massimo De Pellegrin, capogruppo di Insieme per Belluno: «Dispiace continuare a sentire da parte dell'opposizione che non c'è una visione unitaria. Il Pat è stato condiviso con l'opposizione, non era una cosa obbligatoria. Qualcuno sembra non averlo gradito». Arriva la replica da parte di Paolo Gamba: «Per quanto riguarda le osservazioni che sono sorte durante la discussione del documento relativo al Pat incalza il consigliere ribadisco che, come ha ribadito giovedì sera la presidente della Commissione, Ida Bortoluzzi si sta parlando di un documento politico, fatto dalla giunta. Dal punto di vista del mio gruppo le linee guida sono altro, forse è un problema culturale politico. Per noi - prosegue Paolo Gamba in quel documento si dovrebbe trovare, precisamente, un'idea di come vedere la città fra 5, 10 anni. Il mondo evolve cosi velocemente che immaginarlo a 30 anni è quasi assurdo. Non si possono scaricare i problemi sulla Commissione». (Fe.Fa.)

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Il Gazzettino