Pfas, mobilitazione sui social e i genitori ci mettono la faccia

Pfas, mobilitazione sui social e i genitori ci mettono la faccia
MONTAGNANA Un rilancio in grande stile per la campagna social Facce da Pfas, promossa alcuni mesi fa dalle Mamme No Pfas con il duplice obiettivo di sensibilizzare e denunciare...

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MONTAGNANA
Un rilancio in grande stile per la campagna social Facce da Pfas, promossa alcuni mesi fa dalle Mamme No Pfas con il duplice obiettivo di sensibilizzare e denunciare l'emergenza che interessa moltissimi Comuni tra Bassa Padovana, Vicentino e Basso Veronese. Il concetto alla base del progetto fotografico è quello di metterci la faccia, per dare un volto alla protesta, attraverso le pagine dedicate di Facebook e Instagram. Il passo in più a cui ora puntano gli organizzatori è quello di coinvolgere personaggi noti di ogni settore possibile: dallo sport alla politica, dall'arte al giornalismo. In realtà ogni nuova adesione è ben accetta. Per farlo basta inviare una foto in alta risoluzione a faccedapfas@gmail.com e a genitoricontroipfas@gmail.com in cui, ritratti dalle cosce in su, si mostri un cartello con fondo bianco con una frase di denuncia. L'hanno già fatto in questi mesi centinaia di persone, dai bambini agli anziani, senza dimenticare i genitori e pure i rappresentanti del mondo dell'associazionismo. Tutti uniti per denunciare la grave contaminazione da perfloroalchilici che ha reso inutilizzabile, come ricordano le Mamme No Pfas, la seconda falda più grande d'Europa e che riguarda un territorio in cui vivono ben 300mila persone.

Ca.B.
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Il Gazzettino