Pfas, il Comune ordina l'esame dell'acqua

Pfas, il Comune ordina l'esame dell'acqua
Un'ordinanza a scopo precauzionale per escludere la presenza di Pfas nelle acque monselicensi. È quanto disposto a palazzo...

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Un'ordinanza a scopo precauzionale per escludere la presenza di Pfas nelle acque monselicensi.

È quanto disposto a palazzo Tortorini dopo poco più di una settimana dall'esortazione in questo senso ad opera del Movimento Cinque Stelle. «Nelle zone comprese dal piano regionale di prevenzione in area gialla, ossia area di attenzione, risulta essere compresa anche Monselice. evidenziavano i grillini - Tale categoria si riferisce a quei territori nei quali non sono ancora state ritrovate tracce di sostanze perfluoro alchiriche nelle acque superficiali e sotterranee, ma che possono essere oggetto di contaminazione in virtù della vicinanza e della connessione tra i corsi d'acqua e le falde presenti con quelle contaminate. Un'indagine fatta in modo capillare potrebbe scongiurare la possibilità che tali elementi chimici possano in qualche modo avvelenare direttamente o indirettamente la catena alimentare per le produzioni anche nel nostro territorio comunale».
L'amministrazione comunale ha preso molto sul serio la questione e già ieri ha pubblicato l'ordinanza all'albo pretorio, imponendo ai privati il censimento dei pozzi artesiani entro il prossimo 30 giugno e, soprattutto, l'analisi delle acque entro 60 giorni dalla pubblicazione dell'ordinanza. I referti delle analisi dovranno poi essere inviati al Dipartimento di Prevenzione dell'Ulss6 Euganea entro 30 giorni dal rilascio. Tutti i cittadini che utilizzano l'acqua di pozzo per dar da bere agli animali, per la produzione di alimenti o in qualsiasi forma a scopo alimentare devono quindi affrettarsi a far eseguire i controlli richiesti presso strutture certificate e accreditate. Ma anche a scaricare la scheda per il censimento del pozzo già disponibile nel sito istituzionale del Comune.

Non solo: i privati dovranno garantire campionamenti dell'acqua acqua con cadenza periodica almeno annuale. I Cinque Stelle si auguravano che l'amministrazione, magari in convenzione con il Cvs, predisponesse un fondo comunale in modo da sostenere sia burocraticamente sia economicamente l'indagine. Almeno al momento, invece, le spese resteranno in carico ai privati.
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Il Gazzettino