«Persi oltre dieci milioni»

«Persi oltre dieci milioni»
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Con circa 35mila ettari tra frumento tenero e duro la provincia di Rovigo rappresenta un terzo delle superfici coltivate a cereali a paglia di tutto il Veneto. Le coltivazioni di questi cereali concorrono all'immissione sul mercato nazionale di più di due milioni di quintali di frumento. Si tratta di una realtà che genera solo per il Polesine più di ottanta milioni di indotto tra produzione e attività collegate.

La quotazione dei mercati italiani del grano tenero e duro con prezzi inferiori del 40 per cento rispetto agli anni precedenti sta mettendo circa cinquemila aziende agricole locali sul lastrico. Dai 21,5 euro del 2014 si è passati a quotazioni intorno ai 14 euro al quintale. I costi di produzione, valutati sui 1300 euro per ettaro, non vengono coperti e le aziende si ritrovano conteggiare perdite intorno ai 300 euro per ettaro. Sono quindi più di 10 milioni di euro le perdite che gli agricoltori polesani stanno registrando in questo 2016.
«Di questo passo - afferma il presidente di Confagricoltura Rovigo Stefano Casalini - moltissime aziende della provincia a fine anno dovranno chiudere i battenti nonostante tutte le proclamate attenzioni al made in Italy; non ci si rende conto che il mercato è globale e nessuno può vietare alle imprese molitorie di acquistare il prodotto in tutto il mondo soprattutto dove costa meno, dobbiamo tutelare la aziende italiane da questa situazione mettendo in atto politiche adeguate sia a livello comunitario che nazionale magari attraverso un sistema di copertura del reddito simile a quello americano. Assistiamo al fallimento di un modello, al quale abbiamo sempre guardato con scetticismo. Anche le borse merci hanno le loro responsabilità: troppe volte - continua Casalini - sono oggetto di accordi tra trasformatori e essiccatori lasciando che la presenza dei produttori sia di mera comparsa. Quale è il ruolo dei Consorzi Agrari, oggi riuniti in rete, di fronte a queste crisi di mercato? Riescono veramente a dare delle risposte positive di gestione dei mercati svolgendo appieno il loro ruolo cooperativistico?».

Il Veneto, con 20mila aziende e più di 90mila ettari, rappresenta la seconda regione italiana nella produzione di frumento tenero e duro, eppure ad oggi nulla e nessuno si è interessato compiutamente del problema. Una delegazione di agricoltori di Confagricoltura Rovigo guidata dal presidente Casalini sarà presente oggi in Borsa Merci a Bologna con altri colleghi emiliani, per manifestare la preoccupazione e per tutelare i diritti dell'agricoltura polesana.
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Il Gazzettino