POLCENIGO - Oggi doppio appuntamento con PordenonePensa, nel segno della denuncia delle persecuzioni religiose e etniche. Il primo con il comico d'origine ebraica Gioele Dix che...
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Nel frattempo Paolo Savona, economista di fama internazionale, già ministro all'Industria del governo Ciampi, è stato a Spilimbergo della serata d'esordio della rassegna promossa da Circolo Eureka e Provincia. Intervistato dal sindaco Renzo Francesconi, ha toccato diversi temi "paralleli".
«Occorre avere un piano A per stare nell'euro e un piano B per uscirne. L'uscita, sotto la spinta di un attacco speculativo come quello mosso nel 2010, sarebbe un dramma - ha detto -. Occorre essere preparati e, per farlo, stabilire nuove alleanze internazionali per fronteggiare la speculazione contro il debito pubblico e le imprese private». La Germania lo sta già facendo, stringendo accordi industriali importanti con Russia e Cina. «Da parte dell'Italia - ha aggiunto Savona - occorrerebbe un'azione di politica estera di tutela dagli attacchi che ci sarebbero contro una eventuale nuova lira italiana, seguendo proprio la strada della Germania. Del resto, quella dell'Italia è una storia di alleanze, dai francesi per l'unità agli americani nel Dopoguerra, fino all'intesa continentale. Stare nell'euro non è meno difficile di quanto sia uscirne».
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Il Gazzettino