Si sono dichiarati vittima di comportamenti persecutori ripetuti e intrusivi, una sassaiola di minacce, pedinamenti, molestie, una valanga di telefonate, messaggi e attenzioni...
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In due casi si è trattato di dichiarato stalking condominiale come espressione di pessimo vicinato di pianerottolo. Negli altri, di violenze tra partners o ex. A tendere loro una mano sono psicologi, mediatori, criminologi. «Abbiamo scelto di mettere a disposizione le nostre competenze fuori dal classico setting con un approccio eclettico multi-professionale. Siamo professionisti della salute, partiamo da una sostanziale fiducia - spiega la presidente, Laura Baccaro - e accettazione della persona, crediamo nel qui e ora della relazione, nel contatto umano e nella possibilità di crescita interiore di ogni essere umano».
Psicologo di strada è un'associazione padovana i cui volontari credono nel concetto d'inclusione sociale e nell'accessibilità dei diritti, non per niente negli ultimi mesi si è mossa a sostegno di migranti, rifugiati e richiedenti asilo. «Vogliamo creare una rete per l'umanizzazione degli interventi in ambito socio-giuridico, nell'ottica del diritto psicologico. «L'associazione - prosegue Baccaro - offre le sue competenze in collaborazione con varie associazioni del territorio, fra cui Avvocato di strada, alla cui azione si è ispirata, offrendo sostegno a coloro per cui il solo intervento di natura legale si rivela insufficiente, accompagnando le persone a rischio di esclusione sociale o comunque in difficoltà, in un percorso di riappropriazione delle risorse e delle abilità personali».
Psicologo di strada opera nel territorio con lo sportello stalking, la consulenza telefonica e attraverso i social network, orgnizza corsi di formazione e ha in corso progetti di ricerca su temi di grande attualità come le problematiche di salute psichica dei richiedenti asilo e il rapporto fra media e cyberbullismo.
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Il Gazzettino