Per Sacile chiesti i rinforzi, ma la sede non è riconosciuta

Per Sacile chiesti i rinforzi, ma la sede non è riconosciuta
PORDENONE - (d.l.) La sede dei vigili del fuoco di Sacile è stata attivata - dopo un lungo percorso durato anni - solo alcune settimane fa. La struttura è stata ricavata nella...

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PORDENONE - (d.l.) La sede dei vigili del fuoco di Sacile è stata attivata - dopo un lungo percorso durato anni - solo alcune settimane fa. La struttura è stata ricavata nella palazzina della Protezione civile della città del Livenza. A garantire il servizio vi sono sia vigli volontari che personale effettivo spostato dalle altre sedi del 115, in particolare da Pordenone. Ma proprio sulla necessità di dotare la sede sacilese del personale fisso necessario è emersa una situazione che ha del paradossale. Come dire: quando la burocrazia ci mette lo zampino. Ebbene - come spiega il sindacato Cisl dei vigili del fuoco - la richiesta di almeno una trentina di vigili necessari a garantire il servizio a Sacile non può essere presa in considerazione dal ministero dell'Interno poiché la sede sacilese non sarebbe considerata un distaccamento vero e proprio.

Insomma, la struttura che ha avuto tutti i via libera previsti dalla normativa per essere attivata non sarebbe riconosciuta dal ministero poiché non avrebbe tutte le caratteristiche di un vero e prorpio distaccamento. E finché non ci sarà questo riconoscimento non potrà essere presa in considerazione la richiesta di personale per poterlo mantenere operativa nelle ventiquattro ore. Nella prima fase sperimentale la sede sacilese è stata attivata soltanto nell'arco diurno. A questo punto la palla dovrebbe passare all'Amministrazione comunale. A spingere per l'avvio della sede (anche se non sull'intera giornata) era stata in particolare la vicesindaco leghista Vannia Gava. Il rischio è che nasca una sorta di braccio di ferro sul personale con il ministero.
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Il Gazzettino