Per Rossini un ritorno alla Fenice

Per Rossini un ritorno alla Fenice
L'EVENTOIn occasione dei 150. dalla morte di Gioachino Rossini, il Teatro La Fenice celebra il musicista di Pesaro con una serie di iniziative legate a Semiramide. È questa...

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L'EVENTO
In occasione dei 150. dalla morte di Gioachino Rossini, il Teatro La Fenice celebra il musicista di Pesaro con una serie di iniziative legate a Semiramide. È questa l'ultima opera scritta da Rossini per i palcoscenici italiani, prima della partenza per Parigi, rappresentata la prima volta proprio alla Fenice nel 1823. A Venezia, città nella quale aveva debuttato nel 1810 con La cambiale di matrimonio, il marchigiano chiude la sua carriera italiana. Grazie al contributo di Valore Cultura di Generali, è stata restaurata ed esposta nella Sala Ammannati del teatro la partitura autografa del melodramma tragico in due atti.

La mostra, intitolata Semiramide: carta, musica e memoria, è stata inaugurata ieri alla presenza del sovrintendente Fortunato Ortombina, rimarrà aperta fino a domenica 28 ottobre. «Valore Cultura, nato nel 2016, è un programma di Generali - ha ricordato Lucia Sciacca, direttore comunicazione di Generali Italia - che coniuga sostenibilità, accessibilità e innovazione».
STORICA PARTITURA

La partitura di Semiramide, che appartiene all'Archivio storico del Teatro La Fenice, porta la firma del compositore nella prima pagina. L'autografo, però, non risale all'epoca della composizione. L'autore normalmente cedeva il suo lavoro al teatro o all'impresario che ne diveniva il proprietario. La partitura dunque non aveva alcuna dichiarazione autografa. Solo qualche decennio dopo, quando Rossini risiedeva a Parigi, fu chiesta un'attestazione di autenticità. Il musicista allora scrisse: «Attesto io Sottoscritto essere questo l'autografo originale della mia opera Semiramide. G. Rossini, Parigi 5 marzo 1864». La mostra si avvale anche del sostegno tecnico della Fondazione Hruby. Grazie al supporto digitale, oltre alla visione integrale, pagina per pagina, dei due preziosi volumi che costituiscono la partitura, con un valore attorno al milione di euro, si potranno osservare da vicino le impronte digitali lasciate da Rossini. Di grande interesse anche il documento, che appartiene sempre all'Archivio storico del teatro, che attesta che i coniugi Rossini, durante la stagione 1822-1823 della Fenice, abitarono a Venezia per quasi cento giorni, dal 3 dicembre 1822 al 19 marzo 1823, soggiornando in un alloggio «posto in contrada di Santa Maria Zobenigo in corte Luisella al N. 1911». Semiramide sarà in scena a partire da venerdì 19 ottobre, trasmessa in diretta da Rai Radio3. La nuova produzione è firmata dalla giovane regista Cecilia Ligorio, con le scene di Nicolas Bovey, i costumi di Marco Piemontese, il light design di Fabio Barettin e i movimenti coreografici di Daisy Ransom Phillips. Riccardo Frizza dirigerà l'orchestra e il coro del Teatro La Fenice, con Claudio Marino Moretti. Nel cast del nuovo allestimento della Fenice figurano il soprano Jessica Pratt (regina di Babilonia); il contralto Teresa Iervolino (comandante Arsace); il basso Alex Esposito (principe Assur); il mezzosoprano Marta Mari (Azema); Enea Scala, Simon Lim, Enrico Iviglia, Francesco Milanese.
Mario Merigo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino