Pendolari al gelo sulla motonave Proteste per il freddo in biglietteria

Pendolari al gelo sulla motonave Proteste per il freddo in biglietteria
Motonavi ghiacciate, tanto da dover camminare nelle cabine per scaldarsi. La denuncia a Il Gazzettino arriva da alcune docenti che ogni giorno partono dal centro storico per...

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Motonavi ghiacciate, tanto da dover camminare nelle cabine per scaldarsi. La denuncia a Il Gazzettino arriva da alcune docenti che ogni giorno partono dal centro storico per recarsi alle scuole di Ca' Savio con la prima corsa del mattino, quella che da San Zaccaria arriva a Punta Sabbioni passando per il Lido. «La motonave non dispone di un impianto di riscaldamento efficiente - denuncia la professoressa Fabiana Casati - siamo costrette a viaggiare con temperature interne bassissime tanto che ognuna di noi porta da casa vecchi giornali o piccoli plaid da porre sui sedili come isolanti. Pur continuando ad indossare durante il tragitto cappotti, cappelli e guanti giungiamo a Punta Sabbioni regolarmente intirizzite».

Con le basse temperature dei giorni scorsi la situazione è peggiorata: «Alcune mattine abbiamo preferito viaggiare senza sederci, rimanendo sempre in movimento negli ambienti interni della motonave, così da sentire meno il freddo. Qualche giorno fa siamo state costrette a fermarci al primo bar di Puntata Sabbioni per consentire ad una collega di riscaldarsi prendendo una bevanda calda», prosegue la professoressa, la quale lamenta che le segnalazioni non sono servite a nulla.
I motivi del freddo sono spiegati dal presidente di Actv, Luca Scalabrin: «Il problema si verifica con la prima corsa del mattino e temperature molto rigide, le motonavi hanno un riscaldamento termoventilato ma, per scaldare strutture così ampie e in ferro, occorrono almeno un paio d'ore».
Sarà difficile risolvere il problema: investire su un nuovo impianto di riscaldamento a bordo delle vecchie motonavi? Non se ne parla, piuttosto bisognerebbe cambiare direttamente i mezzi ma soldi non ce ne sono. Ipotesi più probabile: accendere il riscaldamento un paio d'ore prima della partenza della prima corsa, ma per farlo occorre organizzare i servizi del personale in modo diverso.
Freddo anche nelle biglietterie di Vela, tanto che ieri alla Ferrovia, nei nuovi gabbiotti il termometro faceva segnare solamente 14 gradi.

«Abbiamo chiesto di chiudere le biglietterie - spiega Marino De Terlizzi, Fit Cisl - e Vela non può rispondere portando delle stufette elettriche, perché tra l'altro si creano problemi di sicurezza. Intanto, il personale è sotto di 20 unità, non vengono date ferie e la gente è in oggettive difficoltà. Per questo con Vela abbiamo rotto le trattative, confidando in un intervento dei vertici».
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Il Gazzettino