Pellizzari, Acc e Segato, Appe «Favorevoli con modifiche»

Pellizzari, Acc e Segato, Appe «Favorevoli con modifiche»
A portare al Tavolo del Commercio, in programma oggi, le osservazioni del centinaio di baristi aderenti all'Acc, saranno Nicoletta Malatesta, titolare di un bar in piazza delle...

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A portare al Tavolo del Commercio, in programma oggi, le osservazioni del centinaio di baristi aderenti all'Acc, saranno Nicoletta Malatesta, titolare di un bar in piazza delle Erbe e Dorian Ymeraj con il locale in piazza dei Signori. «Abbiamo analizzato attentamente il regolamento proposto dall'amministrazione e siamo favorevoli all'impianto e alla patente a punti perché chi già lavora in regola non ha timori, ma proporremo alcuni aggiustamenti - dice il presidente Acc Massimiliano Pellizzari - vediamo i vigilanti utili nelle serate calde, mercoledì, venerdì e sabato considerato che si può scegliere se consorziarsi con un'agenzia in modo da abbassare i costi, soluzione che preferiamo. Meglio però che ci sia la possibilità di delegare al compito un dipendente o di avere vigilante a chiamata quando si rende necessario».

Per Acc da correggere la norma che vorrebbe i rispettivi loghi sui bicchieri dei locali, soluzione definita costosa e poco utile, inoltre andrebbe modificata la parte del regolamento che vieta la vendita per asporto di bevande in bottiglia perché penalizzerebbe le rivendite e, ad esempio, le enoteche.

Lancia un appello all'unità di tutti gli esercenti per evitare di fare il gioco di chi ha interessi personali, l'Appe. «Per noi la patente a punti deve essere facoltativa o ristretta al centro storico considerando che l'idea era nata contro il degrado - afferma il segretario Filippo Segato - discuteremo sulla figura del vigilantes, un ibrido a cui spetterebbero troppi ruoli. Altro nodo cruciale il divieto di vendita per asporto delle bevande in vetro e dei loghi da apporre ai bicchieri». In caso di mancati accordi l'Appe annuncia manifestazioni eclatanti dei baristi. «La rappresentanza è una cosa seria - sottolinea Nicola Rossi presidente Confesercenti - ma si stanno creando piccoli gruppi organizzati a scopo di lucro o politico o per visibilità personale. «Gli obiettivi generali sono quelli di ridare vita al centro storico, non necessariamente e non solo con gli eventi che aiutano nel breve periodo ma non sono l'elemento strutturale per riportare i consumatori, i padovani, i turisti, in centro - spiega - è decisivo ricreare un sano confronto tra gli operatori e tra loro e i residenti». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino