LA SPACCATURAPORDENONE Il Pd e il centrosinistra cittadino perdono Claudio Pedrotti. L'ex sindaco ha infatti annunciato l'intenzione di non rinnovare la tessera del partito. Tutta...
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PORDENONE Il Pd e il centrosinistra cittadino perdono Claudio Pedrotti. L'ex sindaco ha infatti annunciato l'intenzione di non rinnovare la tessera del partito. Tutta colpa di quella che definisce una sorta di accidia del centrosinistra, appunto, in questa fase di avvicinamento alla campagna elettorale per il municipio, nella quale la strada per l'individuazione di un candidato appare ancora lunga e tortuosa. Questioni, insomma, tutte locali, che non investono solo il circolo guidato da Marco Cavallaro, ma anche il mondo delle civiche. «Ho partecipato alle discussioni e seguito l'evoluzione spiega l'ex primo cittadino , ma è difficile capire, a livello locale, che cosa stiamo facendo e perché non si riesca a essere rappresentativi. Lo sento come un fallimento, e dunque lascio ad altri il compito di interpretare quello che non siamo riusciti a fare». Lontane le vicende nazionali, pesa certamente fra le altre cose la difficoltà incontrata finora di indicare un'alternativa da proporre al sindaco uscente (e che già da tempo ha confermato l'intenzione di ricandidarsi), dopo questi anni di cirianismo. Per spiegare quello che non va, Pedrotti pesca fra i sette vizi capitali e sceglie un termine che definisce poco di moda, parlando appunto di accidia. E non salva neanche il mondo civico, «dal momento che il Pd spiega ha un ruolo di leadership evidente: parliamo tanto ma agiamo pochissimo continua e non c'è stato nessun reale impegno nell'individuare un candidato da contrapporre a Ciriani, al di là dei soliti volti noti». Nessuna possibilità, dunque, che l'ex sindaco possa, almeno per il momento, trovare casa altrove: «Non rinnovo la tessera, me ne vado, ma non porto certo via il pallone». Scelgono di non commentare, almeno per ora, il segretario provinciale Giorgio Zanin e quello del circolo cittadino Marco Cavallaro.
L.Z.
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Il Gazzettino