PEDAVENA «Stavo dormendo, per fortuna mi sono svegliato per andare in bagno

PEDAVENA «Stavo dormendo, per fortuna mi sono svegliato per andare in bagno
PEDAVENA «Stavo dormendo, per fortuna mi sono svegliato per andare in bagno e ho visto che bruciava tutto». Un risveglio da incubo ieri notte per Lorenzo Colusso, pensionato...

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PEDAVENA
«Stavo dormendo, per fortuna mi sono svegliato per andare in bagno e ho visto che bruciava tutto». Un risveglio da incubo ieri notte per Lorenzo Colusso, pensionato dell'Enel, che abita in via Faont, 2 a Pedavena. Lì ieri notte è scoppiato l'inferno e solo per miracolo si son avitati danni ancora maggiori. Distrutta una casa in legno, un ricovero attrezzi, pertinenza dell'abitazione principale. Al lavoro per spegnere le fiamme diversi vigili del fuoco del distaccamento di Feltre, intervenuti con 5 unità e 2 mezzi, oltre al personale volontario di Feltre. Era l'una e trenta di ieri notte quando è scattato l'allarme e le operazioni di spegnimento sono andate avanti per oltre 3 ore. Il rogo è quasi certamente doloso. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della Compagnia di Feltre che stanno indagando.

Il fuoco, come ricostruito dagli accertamenti dei vigili del fuoco è partito dall'esterno della casetta in legno. Un magazzino-deposito attrezzi che il pensionato usava per riporre attrezzature per le manutenzioni e dove lavorava. La casa è dotata di un impianto elettrico, ma come conferma il proprietario, era sempre spento e veniva acceso solo quando si apprestava a fare dei lavori. Altamente improbabile quindi l'ipotesi di un cortocircuito, anche perché, va sottolineato che il pensionato Enel era ovviamente esperto di impianti e elettricità e si sarebbe accorto di eventuali malfunzionamenti. «Mi sono svegliata alle 2 di notte - racconta una vicina - a causa di fortissimi scoppi. Il mio cane abbaiava e quando mi sono affacciata ho visto il grande incendio e ho temuto il peggio». Invece fortunatamente nessuno è rimasto coinvolto: il deposito si trova a 30 metri dall'abitazione e anche se il proprietario non si fosse accorto tempestivamente delle fiamme, la distanza garantiva un basso rischio di propagazione delle fiamme. Ma nonostante il tempestivo intervento dei pompieri tutto è andato distrutto. «C'erano tagliaerba, costosi attrezzi da falegname - racconta il proprietario - ho calcolato che i danni totali si aggirano sui 30 mila euro». Fortunatamente la casa è assicurata contro gli incendi, ma resta l'amarezza per un episodio che fa paura. «Non ho avuto discussioni con nessuno e mai ricevuto minacce - conclude - non saprei proprio chi potrebbe arrivare a tanto».
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Il Gazzettino