Pattuglie miste su tutti i treni

Pattuglie miste su tutti i treni
Non saranno più saltuari e mirati soltanto su alcuni convogli. I controlli congiunti con pattuglie miste della Polizia italiana e austriaca verranno effettuati su tutti i 12...

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Non saranno più saltuari e mirati soltanto su alcuni convogli. I controlli congiunti con pattuglie miste della Polizia italiana e austriaca verranno effettuati su tutti i 12 treni in entrata e uscita tra i due Stati, lungo la linea Udine-Klagenfurt. E consentiranno, probabilmente, di ridurre se non azzerare il fenomeno degli attraversamenti illegali di clandestini lungo la frontiera italo-austriaca a Tarvisio.

Il potenziamento dei controlli partirà a giorni grazie a un protocollo operativo sottoscritto ieri mattina presso il Centro di cooperazione di Polizia di Thörl-Maglern, in Austria subito dopo il confine, che prevede l'intensificazione dell'attività di pattugliamento misto su tutti i convogli ferroviari in transito sulla linea. Il documento è stato sottoscritto dal questore di Udine Claudio Cracovia e dal Dirigente la 4. Zona di Polizia di frontiera Irene Tittoni, per parte italiana, e dal vicedirettore della Polizia carinziana Markuz Plazer per parte austriaca.
L'accordo arriva a seguito di una serie di serrati incontri tra i referenti delle due Polizie che si erano svolti, a livello locale, su input dei vertici dei rispettivi Ministeri dell'Interno. L'intesa prevede, a condizioni di reciprocità, che gli operatori delle due Polizie effettuino controlli congiunti nelle rispettive stazioni della fascia confinaria, Klagenfurt e Villach in Austria e Tarvisio in Italia. Nel caso di rintraccio di stranieri clandestini, sarà la Polizia del Paese in cui vengono trovati a prenderli in carico senza particolari formalità.

Sul piano pratico, gli agenti della Polizia italiana saliranno a bordo dei convogli che dall'Austria viaggiano verso l'Italia e viceversa la Polizia austriaca salirà a Tarvisio sui treni diretti in uscita Stato. Il potenziamento del dispositivo di controllo congiunto, richiesto dalla Direzione centrale dell'immigrazione e delle frontiere, su sollecitazione della locale Zona di Polizia di frontiera, accolto positivamente dalle autorità austriache, dovrebbe consentire di ridurre la pressione migratoria che attualmente ricade principalmente sulla provincia di Udine, sebbene negli ultimi tempi si registri una diminuzione degli ingressi lungo la rotta balcanica rispetto ai primi mesi dell'anno. E permetterà, quindi, di evitare che migranti fatti scendere dai treni nel corso di uno dei controlli saltuari misti, che già venivano svolti, ritentino l'attraversamento della frontiera magari già l'indomani mattina.
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Il Gazzettino