TREVISO - (pcal) Maggioranza schierata compatta per il sì, opposizione tutta per il no: con 19 voti contro 8 il nuovo regolamento-rumore è stato approvato. Tutto è filato più...
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E Giuseppe Basso (Lista Gentilini) ha messo subito in chiaro quali fossero i dubbi: «Voterò contro perché rappresenta un aggravio di costi e di burocrazia per chi organizza le manifestazioni. Si vuole scaricare sulle spalle del cittadino oneri fino a oggi a carico degli uffici comunali che si limiteranno al controllo. Ma un'amministrazione, invece, dovrebbe aiutare i cittadini». Il regolamento prevede infatti che in Comune vadano depositati certificati sull'impianto acustico firmati da un professionista: «Non c'è nessun aggravio - ha ribattuto Sossio Vitale (Treviso Civica) - chi dice così evidentemente non ha letto il regolamento. Si riduce tutto a un'autocertificazione». Ma la minoranza non si è fatta convincere: «Quello che state facendo - ha continuato Mario Conte (Lega) - è scaricare le responsabilità sugli organizzatori».
Luciano Franchin, assessore all'Ambiente, ha tentato di allargare l'orizzonte della discussione: «Ci si sta focalizzando solo sui concerti, ma questo regolamento va a disciplinare tutte le azioni che provocano rumori, compresi i cantieri. Inoltre, fissando una soglia massima di decibel (75 contro i 70 autorizzati in precedenza) si mette fine alla pratica delle deroghe che si perpetuava ogni anno». L'ultima parola è stata di Sandro Zampese: «Assurdo non concedere deroghe (sulla normativa, ndr) alle manifestazioni autorizzate con il regolamento precedente».(((caliap))) Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino