Pascoli fantasma, imprenditrice condannata

Pascoli fantasma, imprenditrice condannata
LA SENTENZABELLUNO Condannata dal tribunale di Belluno per truffa e falso, Caterina De Boni Fiabane, 34 anni, nata a Belluno, residente a Vivaro (Pn), nota per la sua attività di...

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LA SENTENZA
BELLUNO Condannata dal tribunale di Belluno per truffa e falso, Caterina De Boni Fiabane, 34 anni, nata a Belluno, residente a Vivaro (Pn), nota per la sua attività di pastore e per aver interpretato il docufilm In questo mondo, è stata condannata anche dalla Corte dei Conti.

Dovrà risarcire l'Aveva (Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura) e l'Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) con 20mila 400 euro per aver incassato indebitamente contributi europei riservati all'agricoltura. Secondo l'accusa, la donna avrebbe presentato documenti falsi con i quali attestava di occupare a scopo di pascolo terreni siti tra Belluno, Cortina e Livinallongo del Col di Lana. In questo modo poteva attingere alle misure europee contenute nel Fondo agricolo di garanzia e a quelle previste dal Fondo per lo sviluppo rurale, i primi erogati da Agea i secondi da Avepa.
«Gli inquirenti - si legge nella sentenza di condanna della Corte dei Conti - contestavano alla convenuta di aver cagionato alle suddette amministrazioni un danno patrimoniale corrispondente alla indebita erogazione di denaro pubblico avvenuta, a valere sui citati fondi europei, in base a specifiche istanze avanzate dalla stessa negli anni dal 2010 al 2015 e ai titoli giustificativi prodotti a corredo, poi risultati inesistenti o falsi».
Con questa documentazione, l'imprenditrice affermava in sostanza di coltivare, attraverso il pascolo di ovini, superfici di terreno che in realtà non erano nelle sue disponibilità. Da anni l'Europa finanzia questo settore, anche al fine della manutenzione ambientale, sostenendo così il turismo montano.
La donna non si è costituita davanti alla Corte dei Conti, rinunciando così alla difesa.
Il procedimento penale si era chiuso nel 2018 davanti al giudice per l'udienza preliminare del tribunale di Belluno, mentre la sentenza amministrativa è arrivata con decisione di mercoledì 16 gennaio.

Il caso della pastora non è certo il primo nell'ambito dei presunti abusi nei finanziamenti europei. Sono decine gli imprenditori agricoli finiti a processo anche nella provincia di Belluno. C'è chi si è comportato onestamente, ma anche chi ha abusato dichiarando di lavorare più superficie di quanto realmente faceva prendendo in prestito i terreni altrui lasciati poi incolti.
Lauredana Marsiglia
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Il Gazzettino