Parte da un esposto dell'on. Naccarato

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L'altro giorno il nucleo di polizia giudiziaria della Procura ha bussato in Comune. Scopo, acquisire ulteriori documenti sul project-financing legato alla ristrutturazione del frontone dell'ex Foro Boario e alla realizzazione dei quasi 500 posti in piazza Rabin. Sui cantieri che hanno aperto da febbraio c'è un'indagine in corso da parte della Procura, che si è mossa dopo un esposto, annunciato il 30 maggio del 2016 dall'onorevole Naccarato del Pd. Il deputato sostiene che rispetto alla prima convenzione firmata nel 2009 con i privati di Parcheggio e immobiliare Prato della Valle srl, il progetto è cambiato radicalmente. In precedenza infatti erano previsti due piani di parcheggi sotterranei, sui quali già Zanonato e Rossi erano critici. Il sindaco Bitonci alla sua elezione nel 2014, rifiutò di concederli. Per due motivi: il rischio di problemi idraulici e quello di lunghi stop per ritrovamenti archeologici. Da allora ne è nato un lungo braccio di ferro con i privati che minacciavano una causa milionaria, ma probabilmente erano anche contenti di non realizzarli perchè il piano economico ne avrebbe risentito. Fattostà che si è arrivati ad una transazione approvata anche da loro il 28 aprile. Ma Naccarato sostiene che cambiando la natura del project il bando doveva essere rifatto e non adattato. Infatti avrebbero potuto esserci altri privati interessati alle nuove condizioni. E obietta che la modifica del bando va incontro solo alla società che lo ha vinto la prima volta. L'ingegner Mazzei portavoce della cordata ha sempre sostenuto invece che tutte le operazioni «sono state condotte alla luce del sole e sfido chiunque a guardare i conti».

Naccarato ha anche inoltrato una segnalazione all'Anac che nel marzo scorso avrebbe chiesto documentazione al Comune. In ogni caso la Procura ha acquisito gli ultimi documenti che mancavano. Ovvero la concessione all'utilizzo del bene a terzi, da parte della Sovrintendenza, firmata il 16 marzo scorso, e il verbale di consegna dell'area ai privati del 2 maggio scorso. Più le ultime delibere.
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Il Gazzettino