PARIGI - «Avremmo meritato di chiuderla prima, abbiamo sofferto l'ultimo quarto

PARIGI - «Avremmo meritato di chiuderla prima, abbiamo sofferto l'ultimo quarto
PARIGI - «Avremmo meritato di chiuderla prima, abbiamo sofferto l'ultimo quarto d'ora. Ma noi stavamo bene, avevamo buone sensazioni e voglia di prenderci la nostra rivincita...

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PARIGI - «Avremmo meritato di chiuderla prima, abbiamo sofferto l'ultimo quarto d'ora. Ma noi stavamo bene, avevamo buone sensazioni e voglia di prenderci la nostra rivincita dopo tanti anni di dominio loro»: così Giorgio Chiellini, autore del primo gol azzurro con la Spagna. «Siamo all'inizio, manca ancora tanto pensiamo di partita in partita - aggiunge il difensore - adesso arriva il bello. La Germania ha i favori del pronostico, ci hanno dato mazzolata a marzo: dovremo fare qualcosa di straordinario non basterà quanto visto contro la Spagna». Leonardo Bonucci sprizza entusiasmo: «Dicevamo che eravamo brutti, sporchi e cattivi: siamo stati cattivi, e anche molto belli. Siamo una squadra vera, non solo una nazionale, non una selezione. Un gruppo di 23 uomini e 23 sognatori. Era veramente un'impresa oggi, adesso l'obiettivo è ricaricare le pile perché ci aspetta un'altra battaglia».

Emanuele Giaccherini non è da meno: «Avevamo preparato la partita nel minimo dettaglio, il ct ci ha dato le indicazioni giuste, ma per vincere oggi bisognava mettere tanto cuore. Lo abbiamo fatto e si è visto. La nostra vittoria è stata legittima - dice ancora l'azzurro - perché abbiamo avuto tante occasioni. Abbiamo sofferto la Spagna nel finale quando ci siamo abbassati. Però, lo ripeto, abbiamo avuto tante occasioni e potevamo chiuderla prima».
Eder è stato a un passo dal gol che avrebbe chiuso la partita, senza ulteriori patemi: «Ho quasi segnato, ma l'importante è aver vinto ed essere usciti dal campo con la convinzione di aver dato tutto. Stiamo facendo parlare il campo e questo è l'importante. La nostra convinzione è iniziata dal 18 maggio, da Coverciano, con il mister che ci ha fatto credere sempre nelle nostre certezze e che se lavoriamo così e facciamo quello che dobbiamo fare possiamo mettere in difficoltà chiunque».
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Il Gazzettino