(Al.Rod.) Torna la polemica sul parco Iris. A puntare il dito contro palazzo Moroni è Legambiente che accusa l'amministrazione Bitonci di aver dato il via libera in commissione...
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«Se avessimo potuto decidere nel 2007, il 100% dell'area Forcellini-Canestrini oggi sarebbe parco Iris. Purtroppo per i padovani, all'epoca il sindaco era Flavio Zanonato che, per chissà quali motivi, decise di non riclassificare a verde pubblico l'area, per la gioia di qualche amico. Così come decise, successivamente, di non portare ad attuazione la proposta del piano presentata durante il suo mandato, per non suscitare polemiche» ribatte l'assessore al Verde Fabrizio Boron che poi aggiunge: «Lunedì scorso il sindaco ha spiegato l'iter del progetto-Zanonato, che grava sulla zona, ai componenti della commissione urbanistica. Ha ribadito che il parco Iris non sarà ridotto di un centimetro. Ha specificato che, grazie all'impegno della nuova amministrazione, il 70% dell'area verrà accorpato al parco esistente e, sulla sua superficie, cresceranno prati, fiori e alberi». «Solo il 30% di quest'area sarà interessato da nuove cubature - prosegue Boron - Tutto questo è possibile grazie all'assunzione di responsabilità della giunta, che non ha nascosto la testa sotto la sabbia, ma affrontato una delle questioni irrisolte, che la giunta precedente, ha colpevolmente rimandato» «Abbiamo voluto evitare che i padovani pagassero milioni di euro per ricorsi persi davanti al Tar e, peraltro, che la nomina di un commissario ad acta privasse l'amministrazione della possibilità di contrattare con i proprietari il nuovo progetto edilizio. La perimetrazione in oggetto è, di per sè, obbligatoria, ma i vincoli che siamo riusciti ad imporre sono decisamente migliorativi». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino