Paolo Pombeni Tutti i partiti della maggioranza pronti a sostenere che Draghi deve rimanere a Palazzo Chigi, perché fa bene,...
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Tutti i partiti della maggioranza pronti a sostenere che Draghi deve rimanere a Palazzo Chigi, perché fa bene, anzi benissimo e deve arrivare a fine legislatura. Intanto però tutti a mettere paletti e zeppe nelle sue prospettive politiche, vedi non tanto i quasi seimila emendamenti alla legge di bilancio (quello è folklore di routine parlamentare), quanto il continuo sventolio di bandierine da parte dei leader dei partiti della larga coalizione: chi vuole tagli alle bollette, chi allargamento del bonus del 110%, chi rimodulazioni della riforma fiscale, e avanti di questo passo, con appelli e dichiarazioni a ruota libera.
Il fatto è che tutti sentono aria di appuntamenti con le urne: se la scadenza per quelle nazionali è incerta (ma questo li preoccupa non poco), per le amministrative della prossima primavera è certa, e magari c'è anche la suppletiva per il seggio di Gualtieri a Roma, piccola cosa, ma che potrebbe anche diventare emblematica e a suo modo dirompente se di mezzo ci sarà la candidatura di Virginia Raggi. È un panorama che non è esattamente favorevole alla valorizzazione piena delle capacità di leadership di Draghi come premier.
Chi guarda le cose dall'esterno delle lotte di fazione non può far a meno di chiedersi se il tenere l'attuale premier lontano dal Quirinale non risponda all'idea, magari cosciente solo a metà, che così sarà centrale (...)
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Il Gazzettino