Palmanova si candida in tv Ma perde pezzi

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IL CASO PALMANOVA A distanza di quattro anni, un altro crollo nella...

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IL CASO

PALMANOVA A distanza di quattro anni, un altro crollo nella cinta muraria di Palmanova, patrimonio Unesco. Il cedimento ha riguardato una porzione di 4 metri per 3 di baluardo Contarini, un manufatto difensivo di epoca veneta della prima cinta muraria che si è sgretolato nonostante le reti di contenimento che hanno comunque salvaguardato i mattoni seicenteschi. Nel 2014 a crollare, a causa delle forti piogge, era stata una parte del muro del rivellino seicentesco della cinta veneziana. Da allora il sindaco Francesco Martines si è fatto promotore in questi ultimi di un piano di manutenzioni della cinta fortificata in collaborazione con la Protezione Civile e il Corpo forestale regionale che ha interessato ampie aree del vasto parco storico, dichiarando però la necessità di un piano di salvaguardia regionale e nazionale. «Le risorse che servono sono ancora tante per intervenire in maniera radicale sui paramenti murari dice oggi il primo cittadino -. Ma questo non toglie che bisogna fare presto nell'utilizzare le risorse già acquisite, superando quelli che sono i blocchi e le procedure estremamente complicate e lunghe della legge sugli appalti e della contabilità pubblica, in particolar modo quando queste risorse vengono assegnate non direttamente al Comune ma al segretariato regionale per il Mibact. Questi crolli dimostrano che non si può abbassare la guardia su un problema impellente, anche perché il riconoscimento Unesco ci impone continui interventi di conservazione». Dopo il crollo di 4 anni fa ci furono gli Stati generali a cui seguì un protocollo d'intesa tra l'allora ministro Franceschini, l'ex presidente della Regione Debora Serracchiani e Martines da cui uscì un documento che prevedeva un programma di interventi. «Nel 2016-17 le risorse sono arrivate conferma il sindaco 10 milioni, di cui 2 della Regione e 8 dello Stato». Di questi 8, 3 milioni sono stati destinati al Comune e 5 al Segretariato regionale. «Quell'azione ha dato risultati, ma sono risorse che scontano un problema di incomprensione e ora il Comune sta definendo un accordo. Purtroppo in Italia spendere risorse già ottenute richiede tempi lunghissimi, soprattutto per interventi come questi che richiedono anche un parere della Soprintendenza. Le risorse, comunque aggiunge non sono sufficienti». La stima per intervenire sulle 3 cinte, infatti, si aggira sui 50, 60 milioni di euro, «serve averli gradualmente sostiene il sindaco in 10 anni si può conservare tutto il patrimonio e Martines cita la lettera inviata al Presidente Massimiliano Fedriga quando vinse le elezioni, lettera a cui aveva allegato, come promemoria, una proposta di legge che Fedriga fece da parlamentare nel 2015 per la concessione di importanti risorse da destinare alla città stellata, «spero che se ne ricordi», conclude Martines che non esclude il rischio di ulteriori crolli con l'arrivo della stagione piovosa. E questo crollo beffa Palmanova che sta per partecipare alla trasmissione Rai Il Borgo dei Borghi.

Li.Za.
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Il Gazzettino